MILANO - Alla vigilia di Milan-SampdoriaClaudio Ranieri, allenatore della squadra blucerchiata, è stato intervistato da Sky Sport. Ecco cosa ha detto il tecnico romano, sui rossoneri, su Stefano Pioli, Quagliarella e Ibrahimovic. Ecco le sue parole.
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Verso Milan-Sampdoria, le parole di Ranieri sui rossoneri
L'allenatore della Sampdoria, Claudio Ranieri, ha parlato in vista della partita contro il Milan che si giocherà domani
Le parole di Ranieri sul Milan
"La partita di domani, l'ultimo calciatore che ha giocato in nazionale, Bereszynski, è arrivato stamattina stanco morto. In ogni caso ci faremo trovati pronti, come è sempre accaduto. Giocheremo contro una grande squadra, un grande Milan. Sono quelli che hanno fatto più punti, se confrontiamo i numeri con l'anno scorso. Dopo di loro c'è il Napoli, e poi noi. Sono molto contento per Pioli, Chi giocherà? Domani vedremo, fatemi tirare somma di tutti i ragazzi, quelli stanchi e quelli più pronti".
Quagliarella o Ibrahimovic, il pensiero dell'allenatore romano
Poi Claudio Ranieri ha risposto alla domanda su Quagliarella o Ibrahimovic, i due simboli delle due squadre.
"Per noi Quagliarella equivale a Ibrahimovic per loro. Giocatori importanti, due leader, che sono stimati dai loro compagni di spogliatoio. Sono sempre i primi a non arrendersi, a non mollare. Se mi chiedete del futuro del nostro capitano, posso dirvi che non sono il Presidente, non so se resta, se gli fa firmare il contratto. Io non sono geloso dei miei calciatori, posso aggiungere che se Fabio firmasse il rinnovo io sarei il primo ad essere contento. Lui ci ci tiene davvero a concludere la sua carriera da calciatore con noi. So anche che il Presidente ci vuole parlare al più presto".
Già scelta la coppia d'attacco?
La conclusione è affidata alle riflessioni sulla formazione che scenderà in campo domani. Con particolare attenzione al reparto offensivo. Ecco le sue parole:
"E' stata la coppia principe dell'anno scorso. Non ho avuto Gabbiadini per quasi tutto il campionato e così Keita Balde e Torregrossa. Tutti però sanno quello che devono fare".
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