MILANO - Una squadra stanchissima. I rossoneri pagano non tanto il calendario fitto d'impegni, come ha detto lo stesso Pioli giocare una partita ogni tre giorni è quello che vuole il Diavolo. Ma i tanti, tantissimi, infortuni pesano. Pesano sulla gestione delle energie e delle forze, pesano ovviamente anche sulle sue scelte e Milan-Napoli si conclude 1-0 con la vittoria in trasferta degli azzurri, che sbancano San Siro. Sembra incredibile scrivere che il peggiore in campo sia stato Franck Kessie, ma il Presidente è il primo che paga l'ottima partita fatta con il Manchester United giovedì e con l'Hellas Verona domenica scorsa. Eppure il Milan ci ha provato, soprattutto nel secondo tempo, soprattutto con chi è entrato dalla panchina, facendo vedere a mister Pioli, almeno la voglia di fare bene, almeno la voglia di lottare. Forse questa l'unica nota positiva per i rossoneri in Milan-Napoli.
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Milan-Napoli: un Diavolo stanchissimo deve arrendersi a San Siro
Cade la squadra di Pioli a San Siro, Milan-Napoli si conclude con la vittoria degli uomini di Gattuso sui rossoneri. Ecco il commento alla partita
Primo Tempo
I primi 45' si concludono senza reti a San Siro, tanta l'intensità e l'equilibrio visto tra le due squadre. Il Napoli però è stato pericoloso in due occasioni con Zielinski. Buon possesso palle, ma poca concretezza per gli azzurri nella prima frazione di gioco, che fanno fatica anche a sbocchi negli ultimi sedici metri. Mentre il Milan ha fatto fatica ad accompagnare e servire a dovere Leao, che non ha mai impensierito Ospina, a causa anche di un Calhanoglu davvero irriconoscibile questa sera. Rossoneri poco incisivi anche sulle fasce. La poca cattiveria messa in campo da ragazzi di Pioli, si vede sul numero dei cartellini gialli collezionati: zero. Nel Napoli invece un ammonito nei primi 45'.
Secondo Tempo
Il Napoli apre le danze nella seconda razione di gioco, al 49'. Un errore incredibile d Kessie, e l'incedibile è perché sia stato lui a commetterlo, in fase d'impostazione che permette a Zielinski di innescare Politano che ha una prateria davanti per poi colpire Donnarumma. Incolpevole il portiere rossonero, in ritardo il suo marcatore: TheoHernandez. l terzino era già in trazione offensiva, ma la leggerezza del centrocampista ivoriano lo manda praticamente fuori giri. Pioli quindi decide di dare una scossa al 60', cambia tutti e tre i trequartisti: fuori Calhanoglu, Castillejo e Krunic. Dentro: Saelemaekers, Rebic e BrahimDiaz. Qualcosa cambia per i rossoneri, che a differenza del primo tempo sono più pericolosi. E' ante Rebic il più ispirato. Il croato va anche vicino al goal con un colpo di testa che impegna Ospina, dopo la punizione di Tonali. Manca una punta di peso ai rossoneri e si vede.
Il rigore non concesso, il Var e il cartellino rosso
Come se non bastasse si ferma anche Leao, al 79', e visto il momento delicatissimo a causa dei tanti infortuni era quello che Pioli e i tifosi non volevano vedere. Verso la fine della gara però il Milan reclama un rigore: Contatto in area del Napoli, tra Theo Hernandez e Bakayoko, effettivamente il centrocampista tocca il terzino. Prima dell'intervento del Var però lo stesso Theo Hernandez commette un bruttissimo fallo su Osimhen, lanciato verso la porta. L'arbitro Pasqua però lo grazie ed estrae soltanto il giallo. Si scatena il parapiglia in campo tra la panchina e i calciatori del Napoli e i rossoneri in campo. Il direttore di gara inoltre viene richiamato dal Var ad andare a rivedere il contatto tra Bakayoko e TheoHernandez. Rigore non concesso, si torna a giocare. A fine partita però Ante Rebic non trova idea migliore di quella di dire qualcosa all'indirizzo dell'arbitro. Il croato viene espulso al 92' e non ci sarà contro la Fiorentina. Alla fine il Milan di Stefano Pioli paga la tanta stanchezza e tanti infortuni contro il Napoli.
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