MILANO - Il Milansabato prossimo, alle ore 18.00, affronterà il Parma del presidente americano Kyle Krause. I crociati e i rossoneri in comune hanno la creazione dello stadio. E proprio nella giornata di oggi la formazione gialloblu hanno presentato il progetto del nuovo impianto.
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Parma, presentato il “Nuovo Stadio Tardini”
Ecco le novità sul nuovo impianto della formazione crociata
Ecco le parole dell'architetto che ha disegnato il "Nuovo Stadio Tardini" e del presidente Krause riportate sul sito ufficiale del Parma, parmacalcio1913.com:
Durante la presentazione del progetto del nuovo stadio del Parma, l’architetto Alessandro Zoppini dello Studio Zoppini che si è occupato della progettazione dell’impianto, ha chiarito nel dettaglio gli aspetti che hanno ispirato il progetto, nonchè i dettagli dell’impianto stesso.
“Volevo ringraziare innanzitutto Kyle Krause e il Gruppo Krause: senza ottimi committenti non ci sono buoni progetti. Volevo inoltre ringraziare la città, perché progettare per il Ducato è sempre un grandissimo onore. Quando si progetta un impianto si tratta di un edificio pubblico, c’è una grossa responsabilità: si tratta di edifici monumentali che trasferiscono dei messaggi alla città, dunque è fondamentale capire quali sono i valori che gli edifici trasmettono, ma anche capire i valori della comunità per poterli interpretare all’interno dell’edificio. Abbiamo dunque tutti una responsabilità, nel realizzare un qualcosa che sia fortemente ispirato alla città di Parma e allo steso tempo al servizio della comunità. Abbiamo creato uno stadio unico ispirato da Parma e che potesse essere collocato solo in questo luogo. Lo stadio vuole essere una celebrazione della città, una celebrazione delle persone di Parma e dei valori sportivi che ha questa città“.
“Ovviamente lo stadio deve anche catturare le identità della città ed è quello che abbiamo cercato di fare. In che modo? Pensando allo stadio al di là del campo, quindi aprire lo stadio alla città, fare sì che diventi un luogo in cui l’esperienza che si vive allo stadio sia migliore di quella che si vive a casa: la gente va allo stadio perché qui può vivere un momento unico di aggregazione sociale e di compartecipazione. In tempi moderni lo stadio deve essere un luogo di connettività perché non deve funzionare solo per la partita, deve dare dei servizi che devono essere del più alto livello possibile. Creeremo dunque uno stadio smart, realmente connesso: questo crea valore, perché connettere e attrarre persone significa creare valore attraverso delle partnership. Ci siamo ispirati a Parma, ai suoi edifici storici, Palazzo Pilotta, la Cattedrale, Teatro Farnese; ma ci siamo ispirati anche al Parma Calcio e all’evento sportivo”.
“Vogliamo creare una destinazione urbana che diventi uno spazio pubblico pensato per le nuove generazioni. Si progetta oggi e lo si fa per il futuro. Il sito è un sito straordinario, il nostro obiettivo è quello di creare una nuova centralità assieme al Parco Ferrari e alla Cittadella per i giovani, lo sport, l’intrattenimento di cui lo stadio diventi un fulcro e un contraltare del centro storico. Lo stadio deve diventare elemento attrattore di questa nuova centralità urbana. Abbiamo cercato intanto di capire come conservare lo stadio, ma se la nostra ambizione era di creare qualche cosa che si aprisse alla città, sappiamo allora che gli angoli e le tribune sono immediatamente a ridosso del muro di confine, per cui abbiamo riconfigurato per attivare gli spazi attorno allo stadio per fare di questo spazio uno spazio urbano che l’attuale condizione non garantisce. Abbiamo rimodellato le tribune in modo che uno spazio minimo di 10 metri fra lo stadio e il confine siano garantiti. La forma dello stadio è stata generata da quelli che sono i flussi di persone e dalle funzioni contenute all’interno dello stadio. Abbiamo realizzato due rampe all’ingresso che creano una piazza pubblica e che fanno da contraltare alla piazza del Petitot fornendo una nuova piazza pubblica. Il resto degli spazi sotto le tribune avrà uno spazio esterno di 12.000 mq ed uno esterno di circa 5000 mq che saranno aperti alla città tutti i giorni”.
La nostra ambizione è stata quella di ridare indietro qualche cosa alla città, ovvero uno spazio che fino ad oggi è recintato e farlo diventare uno spazio pubblico di servizio alla comunità e alla città. La forma poi è quella che crea l’architettura dello stadio, ci siamo ispirati ai simboli di Parma, abbiamo reinterpretato l’architettura di pietre e di mattoni in chiave più fluida, moderna e tecnologica. Abbiamo trasformato la nozione della pietra e del mattone facendola diventare ferro, materiale a bassa manutenzione, estremamente leggero, moderno, facilmente realizzabile ed economico, ma che si ispira per texture e caratteristiche ai materiali del passato. La nostra facciata non è altro ch una serie di elementi cavi in ferro corten che vengono sovrapposti l’uno all’altro e un algoritmo ne modella la forma per conformarsi alle funzioni che vi sono al di sotto. Per la copertura ci siamo rifatti all’elemento storico della copertura del Teatro Farnese che è una copertura in legno molto leggera, sembra quasi volare sul basamento in pietra; e anche noi abbiamo avuto l’ambizione di creare qualcosa di simile ma che diventasse anche un oggetto tecnologico al servizio della squadra e dei tifosi, facendo diventare semiriflettente la parte esterna in modo che le persone che percorrono lo spazio esterno dello stadio iniziano a intravedere quel che avviene all’interno, in modo che la loro esperienza inizi già fuori. L’ambizione è quella di fa iniziare l’esperienza del tifoso fuori dallo stadio. Il settore sul quale abbiamo concentrato la nostra attenzione sul creare un’atmosfera unica, la Curva, avrà anch’essa una tribuna parzialmente riflettente dal punto di vista visivo, così che si raddoppi immediatamente la percezione del numero dei tifosi creando supporto per la squadra locale; ma anche acustico, in modo tale che il rumore della tifoseria del Parma venga trasferito al lato opposto, dove invece c’è una copertura assorbente dal punto di vista acustico. L’accessibilità principale avverrà similmente a quanto avviene adesso, per cui spettatori vip e atleti entreranno dal lato ovest utilizzando la porta d’ingresso; ci saranno 25 box nella parte superiore e delle logge in quella inferiore. Abbiamo studiato la tribuna ovest con una serie di spazi che vengono destinati a diversi livelli di ospitalità, dando la possibilità a tutta la stratificazione sociale di poter essere parte a un servizio che e è più di un semplice andare a vedere la partita. Ci saranno delle logge posizionate sul campo, aperte, in modo tale che le persone che le occuperanno avranno l’impressione di far parte della squadra e sentire la partita come la sentono le squadre. Ai livelli superiori ci saranno le lounge per i tifosi gold e bronze che avendo un ingresso separato potranno essere utilizzati come spazi di ristoro, con ristoranti di livello tutti i giorni della settimana, con vista sulla città stessa essendo il lato ovest. Anche i tifosi bronze avranno accesso attraverso le rampe, saliranno verso delle lounge flessibili di 1400 mq e che saranno riconfigurati per ospitare eventi aziendali o conferenze usando la sala centrale e le due laterali. Solitamente negli stadi si tende a dare importanza alla tribuna principale e per il resto una volta finita la partita diventa uno spazio inospitale. Gli spazi sotto-tribuna, che abbiamo chiamato gallerie, saranno al servizio dei tifosi durante le partite, mentre dopo l’evento diventeranno spazi pubblici aperti tutti i giorni della settimana”.
“Porteremo davvero i tifosi vicino al campo, a meno di 7 metri. La nostra ambizione è stata quella di creare un edificio pubblico, estremamente moderno, ispirato al passato ma che guardi al futuro, con un nuovo spazio urbano con una grossa piazza antistante allo stadio utilizzabile per manifestazioni pubbliche; le due rampe che circondano la piazza diventeranno un luogo di alto livello qualitativo di percezione di accesso allo stadio e al tempo stesso gli spazi attorno allo stadio saranno luoghi di aggregazione unici durante la partita ma anche luoghi di aggregazione per la comunità durante la settimana. La parte più interessante è la galleria, un luogo coperto delimitato da un lato dalle tribune e dall’altro dalla facciata che è trasparente e cambierà di illuminazione durante le ore e i giorni della settimana”.
Il presidente del Parma Calcio Kyle Krause è quindi intervenuto rispondendo alle domande dei giornalisti presenti.
“L’intento principale è quello di creare un’esperienza per la tifoseria che sia la migliore possibile in Italia. L’altro intento principale è quello di poter fruire di questo bene che la città avrà per 365 giorni all’anno. Non abbiamo ancora definito le fasi di realizzazione progettuale. Ci sono due opzioni. La prima è quella di lavorare per sezioni separatamente, la seconda è di intervenire in un’unica soluzione. Entrambe le soluzioni ha lati positivi e negativi, nella fase attuale siamo ancora aperti e cerchiamo di considerare quale soluzione possa avere gli effetti più positivi. Sarà un investimento prevalentemente privato da parte della mia famiglia. In linea di massima la capienza sarà simile a quella attuale, non siamo ancora in grado di stabilire un numero esatto di posti a sedere ma in linea di massima la capienza non sarà molto diversa da quella attuale. Ovviamente vogliamo lasciare aperta una certa flessibilità per poter variare il numero di spettatori che potranno entrare nello stadio. Voglio trasmettere un ringraziamento particolare alla città, ai partner, a chi ci ha sostenuto: realizzare quanto fatto finora in tempi brevi è stato possibile grazie al supporto di chi ha lavorato con noi”.
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