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Il Milan è una squadra in costante crescita, che sta dimostrando tutte le sue qualità e le capacità della sua giovanissima rosa. Ma non si può più parlare di sorpresa, il Diavolo è ormai una delle più solide realtà del nostro campionato. Dall'aggressività che mettono in campo, al talento e alla qualità di gioco sono davvero tantissimi i punti di forza dei ragazzi di Stefano Pioli. Un gruppo che è stato rifinito dal tecnico parmigiano, ma forgiato sapientemente da Maldini e Massara.
Come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, il Milan, rispetto all'anno scorso è cresciuto e si è liberato della sua Ibradipendenza. L'attaccante svedese resta il leader del gruppo e un valore aggiunto per la rosa, ma i rossoneri non fanno più dipendere il buon andamento di una partita esclusivamente dalle sue giocate. I suoi compagni di squadra hanno imparato a camminare da soli e Zlatan potrà così prendersi tutto il tempo per guarire.
Proprio la vittoria di Bergamo ha consacrato il gioco e le tattiche di Pioli, un'identità su cui il mister ha lavorato incessantemente per due anni e che, finalmente, sembra dare i suoi frutti. I suoi ragazzi sono aggressivi e sanno giocare con grande intensità e, soprattutto, sanno imporre il loro gioco all'avversario. Sotto questo aspetto il Milan sembra essere più avanti del Napoli.
Naturalmente, oltre il gioco, ci sono anche i singoli. Dei giovani che non sono più solamente dei futuri campioni, ma che sono dei campioni ora. Da Brahim a Leao, il valore della rosa milanista è finalmente esploso. Lo spagnolo e il portoghese sono ormai delle risorse imprescindibili del club rossonero. Diaz si è preso la trequarti e ha cancellato la parola Calhanoglu dalla mente di tutti i tifosi. Rafa è invece capace di una grande continuità e ha smesso di lampeggiare come un tempo. Il Milan può ora ambire a tanto.
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