Azzardo una parola forte per questo ragazzo: leader. Guida e comanda la retroguardia rossonera più di Tomori, dà ordini ai compagni, catechizza prima Pulisic e poi Leao, va a parlare con l'arbitro mettendoci la faccia da capitano, con personalità e autorevolezza. La stessa che si vede anche in campo. Il gol al derby gli ha dato la definitiva consacrazione. Applausi. VOTO: 7
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