MILANO - Manuel Locatelli è probabilmente uno dei più grandi rimpianti del Milan. Il centrocampista fu venduto al Sassuolo in nome del bilancio. Una cessione che portò nelle casse del club di via Aldo Rossi 12 milioni di euro più due di bonus. Ecco le parole del regista neroverde, oggi in Nazionale, ai microfoni di Sky Sport durante la quale è tornato sull'esperienza in rossonero.
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Locatelli a Sky: “Fu devastante quando la mia strada si separò dal Milan”
Ecco le parole di Manuel Locatelli all'emittente satellitare
L'ARRIVO IN PRIMA SQUADRA - "Il momento del mio primo allenamento con il Milan è stato un’emozione incredibile. Avevo 16 anni, mi chiamò in Prima squadra Allegri e Galli mi disse che mi dovevo allenare con loro: c’erano Kakà, Robinho, De Jong. Un’emozione che conserverò per tutta la vita. Anche l’attimo del mio primo contratto da professionista me lo ricorderò sempre: c’era Galliani, persona che stimo profondamente e che è stata molto importante per me, che mi ha dato la sua penna, quella del Milan, è stata una grande emozione".
SULLA PRIMA MARCATURA IN SERIE A - "Il primo gol in Serie A lo realizzo proprio contro il Sassuolo. Una partita incredibile, eravamo sotto, entro in campo, riusciamo a pareggiare proprio con la mia rete; nel momento in cui calcio non penso a niente, guardo solo la palla che si insacca sotto al sette, sento il boato del pubblico e inizio a correre. Sono emozioni, momenti, che non riesci a descrivere. Non ci ho capito davvero nulla".
SUL GOL ALLA JUVE E L'ADDIO AL MILAN - "Milan-Juve è una di quelle partite bellissime da giocare, io sono riuscito a fare il gol decisivo per la vittoria, è stata un’emozione incredibile. Poi casualmente, perché non avevo preparato niente, esulto in scivolata e c’è una foto che ritrae il pubblico in estasi: un film perfetto. Il momento in cui mi è stato detto dal Milan che avremmo dovuto prendere due strade separate è stato devastante".
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