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Laura Agard giocatrice classe '89 del Milan Femminile
MILANO - Ai microfoni di MilanNews.it è intervenuta Laura Agard, difensore centrale classe '89 del Milan Femminile arrivata in estate in rossonera. L'ex Olympique Lione, Montpellier e Fiorentina si è raccontata al portale. Ecco le sue parole:
Partiamo dall’inizio della sua esperienza nel mondo del calcio. Da dove è nata la sua passione per il pallone e quale è il momento in cui ha capito che voleva diventare una calciatrice? - "Quando ero a scuola e avevo 5-6 anni ho cominciato a conoscere questo mondo e mi è piaciuto subito. Quando ero giovane in Francia non era ancora possibile pensare di diventare una calciatrice professionista e quindi inizialmente ho iniziato a giocare con i maschi. Successivamente sono stata aggregata ad una squadra femminile e da lì è cominciata la mia avventura".
In squadra ha come compagna di squadra Vero Boquete, una giocatrice che spende molto del suo tempo nella promozione del calcio femminile. È cambiato qualcosa rispetto al passato oppure no? - “In Italia non so esattamente come era la situazione prima ma sicuramente il campionato del mondo in Francia è stato un momento che ha aiutato il calcio femminile e il movimento a crescere. Questo soprattutto in Italia dove non era seguito e visionato con la stessa attenzione che c’è ora".
Ognuno di noi ha idoli o modelli di riferimento, quali sono quelli di Laura Agard? - “Essendo francese il mio idolo è Laurent Blanc e da difensore quale sono posso citare anche Paolo Maldini e Alessandro Nesta, due grandi ex difensori del Milan".
La sua carriera racconta di esperienze in Francia e in Italia. Quanto è differente il calcio in questi due paesi? - “In Francia il percorso e gli investimenti delle società professionistiche sono cominciate prima e quindi sono più avanti. In Italia tuttavia, negli ultimi anni, il movimento è cresciuto tantissimo e il gap si sta riducendo".
Dopo la Fiorentina è approdata al Milan. Che cosa l'ha spinta a scegliere il rossonero? - “Era arrivato il momento di fare un’altra esperienza in Italia e mi è piaciuto il progetto del Milan. Dopo aver parlato con mister Ganz e la società mi sono convinta ancora di più e sono arrivata al Milan".
Il campionato dice che siete secondi a -3 della Juventus e siete in semifinale di Coppa Italia. Qual è il bilancio della stagione sin qui e vi sentite in grado di vincere un primo titolo storico per il Milan femminile? - “Per il momento il bilancio è positivo. Sicuramente vogliamo vincere un titolo però il campionato e il percorso è ancora lungo e quindi è importante continuare a pensare partita dopo partita"
Da fuori si percepisce una grande unità in uno spogliatoio molto internazionale. Come è il clima in un gruppo così forte e pieno di esperienze diverse? - “E’ molto bello e parliamo in tante lingue diverse: italiano, inglese ma non francese (ride, ndr). E’ bello essere ciascuna diversa dall’altra e imparare l’una dall’altra. Siamo un gruppo molto unito e ambizioso".
Guardando alle sue prestazioni ho pensato che l’aggettivo migliore per descriverla è “affidabile”. È d’accordo? E se si me ne aggiunge altri due? - “Grazie. I giudizi nei miei confronti è giusto che li diano le persone che guardano le partite e quindi devi chiedere loro. Gli aggettivi che aggiungo, invece, potrebbero essere riservata e professionale".
Da difensore quale lei è, quali sono le sue sensazioni ad avere nella dirigenza rossonera una leggenda come Maldini? - “E’ un orgoglio avere una persona come lui in dirigenza. Trasmette i valori della maglia rossonera che sono l’eleganza, la passione e famiglia. E’ una persona da cui si può imparare tantissimo".
A proposito di Maldini, della società e del resto delle formazioni rossonere. In riferimento alla squadra maschile sentite la loro vicinanza e voi mostrate interesse verso la loro grande stagione? Sia voi che loro state facendo una grandissima annata - “Sì. Sui social ci sosteniamo con likes di Romagnoli e Calabria che mostrano attenzione. Maldini, Massara e Gazidis spesso ci seguono dalle tribune del Vismara per molte partite. L’interesse reciproco per le nostre e le loro partite c’è".
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