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MILAN, ITALY - MAY 11: Stefano Pioli of Milan reacts during the Serie A TIM match between AC Milan and Cagliari at Stadio Giuseppe Meazza on May 11, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Image Photo Agency/Getty Images)
Paolo Ziliani, noto giornalista ed ex calciatore, ha espresso un proprio commento, nel consueto appuntamento con la rubrica 'Palla Avvelenata', soffermandosi sul Milan e facendo il paragone tra Stefano Pioli e Paulo Fonseca. Ecco, dunque, le sue parole in merito.
"Il campionato comincia solo fra un mese. Ed è vero. E però alzi la mano chi non ricorda cosa fosse diventato il Milan di Pioli la stagione scorsa. Una squadra che trascorreva metà del suo tempo a vedere Calabria passare palla a Tomori che la passava a Gabbia che la passava a Theo. E poi Theo che la passava a Gabbia che la passava a Tomori che la passava a Calabria. E se giocava Thiaw invece di Gabbia era uguale, se giocava Florenzi al posto di Calabria idem. Metà del suo tempo il Milan - che pure usciva da una campagna acquisti di qualità pensando agli arrivi di Pulisic e Loftus-Cheek, Reijnders e Okafor, Chukwueze e Musah - lo impiegava guardando i suoi difensori passarsi la palla a vicenda, nella più totale incapacità di sprigionare gioco e con effetti soporiferi letali per il pubblico di San Siro e non solo".
"Ora, io non so se il Milan di Fonseca arriverà primo o quinto o dodicesimo. So però, dal poco che si è potuto capire, che sarà lontano anni luce dal “pasticcone” di Valium che per un anno è stato somministrato ai suoi tifosi. E magari mi sbaglierò, ma per la prima volta dai tempi di Donnarumma lanciato sedicenne e promosso titolare da Sinisa Mihajlovic, tra i nomi che ora vi faccio - Zeroli e Camarda, Magni e Liberali, Bartesaghi e Comotto, Sia e Chaka Traorè e altri ancora - il Milan potrebbe ritrovarsi a fine stagione con un paio di giovani titolari aggiunti in più, testati come Dio comanda e giudicati abili e arruolati. A fine stagione ne riparliamo.
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