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FLORENCE, ITALY - JANUARY 19: (L-R) Real Madrid head coach Carlo Ancelotti and Arrigo Sacchi attend the Italian Football Federation Hall of Fame Award ceremony at Palazzo Vecchio on January 19, 2015 in Florence, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha scritto un lungo pezzo per 'La Gazzetta dello Sport'. Argomento l'ennesima impresa in Champions League di Carlo Ancelotti. L'ex tecnico rossoneri, infatti, si è di nuovo qualificato alla finale della coppa dalle 'Grandi Orecchie'.
"La prima cosa che gli ho detto, quando ci siamo sentiti ieri mattina, è che non mi può far soffrire così tanto. «Carlo, me la sono vista brutta!». E lui, che ha sempre voglia di scherzare: «E’ una tattica, Arrigo. Ci fingiamo morti e poi, all’improvviso, sul finale della partita, risorgiamo e vinciamo!». E’ proprio un fenomeno, il mio amico Ancelotti. Sapete perché è bravo, Carlo? Perché è un ragazzo che ha pazienza, che ha passione per il suo lavoro, che ogni giorno va al campo e cerca di migliorare prima i suoi giocatori e poi se stesso. Gliel’ho detto al telefono: «Ti ho preso al Milan perché eri un bravo giocatore, ma soprattutto perché ti conoscevo come una brava persona»".
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