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Pulisic: “La chiave è saper accettare la pressione delle partite”

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Christian Pulisic, attaccante del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista dalla sede del Pulisic Stomping Grounds
Stefania Palminteri Redattore 

Chritian Pulisic, attaccante del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'Miami Herald', direttamente da Little Havana, nella sede del Pulisic Stomping Grouds. Ecco tutte le sue dichiarazioni.

Sul progetto Stomping Grounds: "È stato davvero un punto importante per me, aiutare a ispirare la prossima generazione e lasciare un'eredità e l'idea era quella di consentire ai bambini di avere l'opportunità di uscire e giocare in uno spazio sicuro ed essere se stessi. La mia famiglia è nelle vicinanze, e questa è una zona dove i bambini potrebbero non avere l'opportunità di venire in un posto come questo. Lo sport non sta crescendo solo in questo Paese, ma soprattutto quaggiù, con (Lionel) Messi e tanti altri. È un momento emozionante".

Sulla passione per gli scacchi: "Durante la mia stagione, gioco online tutti i giorni e cose del genere, quindi ho pensato che sarebbe stata una piccola aggiunta interessante. Capisco che possa essere difficile per i bambini imparare, ma per me c'è qualcosa di molto, molto eccitante e interessante nel gioco e forse alcune persone si appassioneranno. Gli scacchi ti mantengono mentalmente acuto. Devi pensare sempre alla mossa successiva. Fa bene al cervello".

Sul pareggio tra USA e Brasile: "È stato enorme per noi, un buon risultato. Ovviamente volevamo vincere, ma segnare un gol e pareggiare era importante, una buona prestazione all'attivo per dare un po' di slancio e fiducia in vista del torneo. Ci aiuterà moltissimo perché potremmo potenzialmente affrontare di nuovo quelle squadre".

Su cosa significhi giocare in Europa: "Ci sono sicuramente le pressioni che derivano da questo gruppo di giocatori statunitensi, ma è sempre stato così. Io personalmente, essendo stato nella squadra nazionale per così tanto tempo, ho sempre sentito quelle pressioni. Penso che ci siano stati momenti in cui mi sono perso un po’. Ma mi sono decisamente adattato a quel ruolo in cui gioco ai massimi livelli e so di poterlo fare. Tornerò e mi divertirò con la nazionale, darò il meglio che posso e alla fine, questo è tutto quello che puoi fare. La chiave è accettare la pressione e penso che tutto andrà bene".