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Pirlo: “Milan? Sono cresciuto lì, sono diventato uomo, sinceramente…”
Andrea Pirlo ha parlato in un’intervista a Milan TV in merito ai suoi 10 anni al Milan. Ecco le sue dichiarazioni:
Che effetto ti fa indossare nuovamente la maglia rossonera nel Milan Glorie?. “Ha fatto parte della mia vita e della mia carriera, un pezzo di storia di tutto il mio percorso. L’ultima volta era stata a Liverpool sempre per un’altra partita delle Legends. È sempre bellissimo, ci ritroviamo con ex compagni ed amici. È sempre molto emozionante”.
Quelle tue punizioni?: “Penso che sia stato un po’ il mio modo di giocare, il modo di vedere il calcio. Magari è un modo diverso rispetto ad altri, interpretato in un ruolo che magari in quel periodo veniva visto in un altro modo; io ho cercato di renderlo mio con le mie caratteristiche. Il calcio di punizione è stato un qualcosa in più”.
Trofeo più importante quello di Manchester?: “Sì, perché era il primo. La mia prima Champions League, per tanti era la prima. Abbiamo fatto un percorso lungo, passando dai preliminari fino alla finale, giocando una semifinale con l’Inter e una finale con la Juventus… Penso sia stato il culmine di un’annata straordinaria. Mi ricordo ancora l’emozione di arrivare all’Old Trafford con tutti i tifosi… Penso sia stata la partita più emozionante, soprattutto perché in quel periodo eravamo all’inizio di quegli anni d’oro”.
Hai un ricordo particolare che ti viene in mente? “Mi viene in mente come siamo stati bene in quei dieci anni. Eravamo una famiglia, era un piacere trovarci tutti i giorni, andare al campo, stare insieme. Non ci pesava niente, forse è quella la forza che abbiamo avuto: stare tanti anni sempre più o meno con gli stessi giocatori, avevamo creato qualcosa di speciale tra di noi. Ogni sacrificio non era un sacrificio ma era una cosa bella da condividere tutti insieme”.
Che peso hanno questi 10 anni di carriera al Milan?: “Sono cresciuto lì, sono diventato uomo, sinceramente avrei voluto continuare a farne altri di anni però non è stato possibile, ho fatto un altro percorso ed un’altra scelta. Dieci anni… Forse i più belli. Sono cresciuto con degli amici che tutt’ora frequento, ci sentiamo, ci vediamo, passiamo vacanze insieme. Quello è la cosa che mi ha lasciato di più dopo 10 anni di Milan: l’amicizia che ci è rimasta nonostante gli anni che sono passati”.
Ti da un po’ fastidio quello che è il percepito di oggi su quell’addio?: “Sì, mi da fastidio perché forse non è stato capito da tanti se pensano in tanti che sia stata una mia scelta, ma alla fine non è stato così, come tanti sanno. Io avrei continuato a giocare, ma non c’erano le condizioni per poterlo fare e sono state prese delle strade diverse. Quando ho salutato i miei compagni dicendo che avrei lasciato il Milan forse è stato uno dei momenti più dolorosi e tristi. In quel momento c’è stata molta tristezza, d’altronde prima o poi le strade si dovevano dividere ed è andata così”.
C’è qualcuno del Milan di oggi con cui ti sarebbe piaciuto giocare?: “Sono passati tanti campioni, ci sono tutt’ora tanti bravi giocatori… Ma io penso di aver giocato con i migliori del mio periodo, quindi adesso lascio agli altri la possibilità di farlo nel Milan”.
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