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MILAN, ITALY - OCTOBER 22: Antonio Mirante of AC Milan reacts during the Serie A TIM match between AC Milan and Juventus at Stadio Giuseppe Meazza on October 22, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Antonio Mirante, portiere del Milan, ha giocato la sua ultima partita contro la Salernitana con la maglia rossonera. L'italiano ha giocato come terzo portiere della squadra, dietro Maignan e Sportiello. Una carriera importante, anche con il Diavolo. Mirante si è raccontato a Milan TV nel podcast Unlocker Room. Ecco le sue parole.
"Nell’immaginario calcistico il terzo portiere è a fine carriera, come me. Io ho avuto la fortuna di arrivare in un grande club, con cui ho vinto lo scudetto, per cui sto chiudendo in modo fantastico. Tutti al mio posto sarebbero contenti di chiudere così. Io a luglio avrò 41 anni, non sto dicendo che smetto ma ancora non ho deciso cosa fare. Io in primis devo essere un grande professionista, ma anche a disposizione dei colleghi. Siamo un mini-gruppo? Si, siamo una squadra nella squadra, ma dobbiamo lavorare con i compagni per portare punti al Milan, questo è un ruolo di grande responsabilità".
Su Maignan: "Mike è un pugile: ha grande concentrazione e un fisico incredibile, è forte, veloce ed elastico. Abbina grandi qualità atletiche a qualità mentali pazzesche, per me è uno dei 3 più forti del mondo. Nonostante il nostro sia un ruolo di reazione lui sa come prepararsi ad ogni azione. E’ una persona equilibrata, è molto sensibile con tutti".
Su Sportiello: "Mi ha sorpreso, lo conoscevo come portiere. Mi ha sorpreso per la simpatica, è un pazzo in senso buono. Mi ha stupito quando è entrato in Champions: è stato bravissimo ad entrare".
Su un aneddoto dell’anno scudetto: "Mi ricordo bene una cosa: a circa 10 partite dalla fine Florenzi mi ha detto che sentiva la stessa magia che aveva provato durante l’Europeo e dopo 2-3 partite l’ho capito anche io. Dove ho visto Bologna-Inter? Buttavo un occhio qua e là".
Su un giocatore che calciava in modo fastidioso: "Ibra ti spaccava le mani, tirava fortissimo".
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