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L'abbraccio tra Pioli e capitan Romagnoli dopo la vittoria del Milan a Benevento
Il giornalista Furio Fedele è intervenuto nel corso di Stadio Aperto, la trasmissione di TMW Radio, per commentare le vicende e il mercato del Milan. L'ospite ha analizzato il futuro della rosa rossonera, la delicata questione del rinnovo di Kessié e l'addio a Gigio Donnarumma.
La prima stangata l'editorialista l'ha lanciata contro le due Regine che vivono all'ombra della Madonnina, i due club storici del milanese hanno perso qualcosa a suo parere: "Sembra che Milano, a parte lo Scudetto vinto da Conte, non riesca a riprendere la strada giusta di inizio secolo, ma bisogna fare di necessità virtù. Credo che l'Inter ed il Milan commettano un po' troppi errori strategici fuori dal campo".
In primis, Fedele ha parlato dell'ufficialità di Gigio al PSG: "Non ho mai creduto in tempi d'oro ai baciamaglia. E' una beffa atroce per il Milan, un danno incredibile. Donnarumma rischia di salire sul podio del Pallone d'Oro, i rossoneri avevano un patrimonio da 50-60 milioni di euro facendo la fortuna della squadra che potrebbe diventare la più forte d'Europa".
Ha commentato con parole molto dure il mancato rinnovo: "Per me è stata incapacità di tre società che si sono succeduto e dei management che non sono riusciti o non hanno voluto blindare quello che poi sarebbe diventato il portiere più forte del mondo".
Il più grande errore della gestione di Donnarumma: "Ha esordito in Serie A grazie al visionario Mihajlovic ed aveva 16 anni. Si poteva confezionare un contratto di 5 anni, senza far sapere che da 200.000 euro saliva a 1 milioni di euro. Poi non si doveva mettere nelle condizioni di scegliere da solo il proprio destino. I rossoneri se lo sono fatti sfilare. Una società di calcio come il Milan per me non può perdere un patrimonio come quello che rappresentava Donnarumma".
Fedele ha poi confessato che i rossoneri non trovino una quadra con il centrocampista ivoriano: "Ha un ruolo più importante del passato, ma sa anche di dover dare di più. L'ingaggio di Kessie è di 2,2 milioni di euro, il Milan gliene ha offerti 4, ma l'agente ha un'offerta di 6 da Bundesliga e Premier League, che può arrivare a 8. Mi pare difficile inculcare il senso di appartenenza all'ivoriano".
Sul possibile aumento di stipendio a 7 milioni per Kessié: "Su di lui c'è la fila, mentre la società è ancora a centellinare. Se non si fanno offerte importanti, va venduto adesso. Non si può pensare di basare la campagna acquisti su sconti, parametri zero o su giocatori come Tonali che rinunciano a parti dello stipendio dopo una stagione disastrosa. Il Milan è in quarta fascia in Champions League e rischia di uscire ai gironi altrimenti. Io preferisco sempre l'Europa".
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