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MILAN, ITALY - AUGUST 17: Youssouf Fofana of AC Milan acknowledges the fans as he is unveiled to the fans at half time following his transfer to AC Milan during the Serie A match between AC Milan and Torino at Stadio Giuseppe Meazza on August 17, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Youssouf Fofana, centrocampista del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del canale ufficiale rossonero, 'Milan TV', nel corso del format 'Face Off', raccontandosi a 360°. Ecco, dunque, tutte le sue parole in merito.
Sull'arrivo al Milan: "È un sogno. Tutti conoscono il Milan. Lo seguo da molto tempo, sognavo di giocare per questa maglia per questi tifosi in questo stadio mitico. È incredibile, non vedo l'ora di cominciare".
Sul numero 29: "Sì e no. Era uno dei numeri disponibili e mi piaceva. Il mio primo numero era il 22, il secondo il 19. 22, 19, 29: è tutto. Si va avanti, si fa un passo avanti".
Sulla colonia francese al Milan: "Sì, in estate ho parlato molto con i francesi che giocano qui. Mi hanno parlato benissimo del club, dello stadio, dei tifosi e questo mi ha aiutato nella scelta".
Sul giocatore a cui si ispira: "A cui mi ispiro no perché avevano caratteristiche diverse. Ma ammiravo Gattuso, Pirlo, mi piaceva molto Seedorf. Per me questi tre con Kakà davanti a loro. Questi erano i miei quattro giocatori".
Sulla sua esultanza: "Non c'è una spiegazione particolare. Io e due miei amici abbiamo deciso di fare questi tre gesti per dire che non sento quello che succede attorno a me, non vedo e non parlo. Lascio parlare il campo".
Sul primo gol con la maglia del Milan: "A San Siro. Presto, spero, e con un tiro da fuori area. Non di potenza, ma di precisione. Nell'angolino basso. E dev'essere una vittoria perché se segno e non vinciamo è inutile. E spero di segnarne una decina così".
Su che tipo di giocatore è: "Sono un giocatore a cui piace portare dinamismo. Mi piace cambiare passo in fase difensiva e specialmente in fase offensiva. Faccio il mio lavoro in entrambe le metà campo e copro il campo il più possibile. In ogni caso io aspiro a diventare, ci sto lavorando e in futuro vedremo se riuscirò; ma se riuscirò a ottenere tutto questo penso che sarò il giocatore più forte della storia".
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