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Ecco le prime parole di Fofana: “Un sogno essere al Milan”

Ecco le prime parole di Fofana: “Un sogno essere al Milan” - immagine 1
Youssouf Fofana, centrocampista del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista, la prima da calciatore rossonero
Stefania Palminteri Redattore 

Youssouf Fofana, centrocampista del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del canale ufficiale rossonero, 'Milan TV', nel corso del format 'Face Off', raccontandosi a 360°. Ecco, dunque, tutte le sue parole in merito.

Sull'arrivo al Milan: "È un sogno. Tutti conoscono il Milan. Lo seguo da molto tempo, sognavo di giocare per questa maglia per questi tifosi in questo stadio mitico. È incredibile, non vedo l'ora di cominciare".

Sul numero 29: "Sì e no. Era uno dei numeri disponibili e mi piaceva. Il mio primo numero era il 22, il secondo il 19. 22, 19, 29: è tutto. Si va avanti, si fa un passo avanti".

Sulla colonia francese al Milan: "Sì, in estate ho parlato molto con i francesi che giocano qui. Mi hanno parlato benissimo del club, dello stadio, dei tifosi e questo mi ha aiutato nella scelta".

Sul giocatore a cui si ispira: "A cui mi ispiro no perché avevano caratteristiche diverse. Ma ammiravo Gattuso, Pirlo, mi piaceva molto Seedorf. Per me questi tre con Kakà davanti a loro. Questi erano i miei quattro giocatori".

Sulla sua esultanza: "Non c'è una spiegazione particolare. Io e due miei amici abbiamo deciso di fare questi tre gesti per dire che non sento quello che succede attorno a me, non vedo e non parlo. Lascio parlare il campo".

Sul primo gol con la maglia del Milan: "A San Siro. Presto, spero, e con un tiro da fuori area. Non di potenza, ma di precisione. Nell'angolino basso. E dev'essere una vittoria perché se segno e non vinciamo è inutile. E spero di segnarne una decina così".

Su che tipo di giocatore è: "Sono un giocatore a cui piace portare dinamismo. Mi piace cambiare passo in fase difensiva e specialmente in fase offensiva. Faccio il mio lavoro in entrambe le metà campo e copro il campo il più possibile. In ogni caso io aspiro a diventare, ci sto lavorando e in futuro vedremo se riuscirò; ma se riuscirò a ottenere tutto questo penso che sarò il giocatore più forte della storia".