Uno degli acquisti di questa super sessione estiva del Milan è Sandro Tonali. Il centrocampista ex Brescia, arrivato lo scorso anno in prestito con diritto di riscatto, è stato confermato in rossonero dopo una lunga trattativa con le Rondinelle. Il classe 2000 ha spiegato la sua scelta ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, sottolineando la sua volontà di continuare a vestire la maglia del Milan.
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Tonali: “Stipendio? La voglia di restare al Milan veniva pima di tutto”
Parole d'amore di Sandro Tonali verso il Milan, tra la scelta di tornare in rossonero e una panoramica sull'ambiente rossonero.
La scelta
"La voglia di restare al Milan veniva prima di tutto. I termini del riscatto dal Brescia erano scaduti e si ricominciava da zero. C'erano altri club, anche con ingaggi più alti da offrire, ma io sono felice qui. Ringrazio la società perché ha scommesso su di me due volte. Farò di tutto per dimostrare di essere da Milan sarà un'altra storia, anche se so di dover migliorare: non ci sono punti di arrivo, si cresce sempre. Sono cresciuto di un anno - spiega - dentro e fuori dal campo, aspetto fondamentale. Ripartiamo con il vantaggio di conoscerci, noi giocatori e l’allenatore. Quello che non cambia sono gli obiettivi: puntiamo sempre in alto. C’è chi pensa alla carriera e all’ambizione, chi ai soldi. Io credo che stare bene in una squadra sia imprescindibile. Al Milan posso centrare tutti i miei obiettivi, posso avere tutto nel club in cui sono felice. Per me Pioli è come un padre. Siamo giovani, lui sa quali corde toccare, ci conosce a fondo".
I compagni
"Ho imparato tanto da Kessie, l’ho studiato in allenamento, è un esempio. Lui come Bennacer. Il fatto di avere tanti compagni bravi nel proprio ruolo è uno stimolo. Ci fa stare sul pezzo e fa alzare l’asticella. Le responsabilità le abbiamo tutti, giovani e meno giovani. Condividiamo tutto. Kjaer e Ibrahimovic sono persone diverse ma entrambi danno tantissimo alla squadra. Zlatan ti carica anche se non gioca. Lo fa anche ora che non si allena insieme a noi: è sempre molto presente. Kjaer parla e spiega molto in campo, è una sorta di secondo mister.
Paolo Maldini è una colonna, specialmente in questo momento: siamo giovani e allenarsi sotto i suoi occhi, parlare con lui, ti passa energie speciali. Lottiamo tutti insieme, per lo stesso obiettivo, il pensiero della squadra è unico. Vogliamo fare strada il più possibile. Torniamo dopo tanti anni di assenza e sappiamo che non sarà facile, ma siamo il Milan. L’Europa è casa nostra. San Siro pieno è il massimo, aspetto da due anni, sarà emozionante. Spero possa succedere presto, e con più gente possibile, ovviamente nel rispetto delle norme di sicurezza. Ho sempre ammirato Modric, giocarci contro sarebbe un piacere".
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