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Sconcerti: “La mentalità del Milan è corretta, bravi a sfruttare il nome”

Mario Sconcerti

Il Milan è la grande protagonista del mercato, e sta ricevendo in questi giorni non pochi complimenti dagli esperti.

Redazione Il Milanista

Il Milan è la grande protagonista dell'estate italiana di mercato. La società di via Aldo Rossi ha messo a segno numerosi colpi importanti, e ha in serbo varie trattative che porteranno ancora più in alto lo status della rosa rossonera. Una squadra che sta prendendo forma per arrivare ai fasti di un tempo, e Maldini sta lavorando per completare la rosa a disposizione di Stefano Pioli.

 Stefano Pioli, tecnico rossonero

Parla Sconcerti

Della situazione del mercato rossonero ha parlato il giornalista Mario Sconcerti ai microfoni di TMW Radio, queste le sue parole: "Hanno fatto una cosa enorme, anche se vediamo il calcio come una cosa di famiglia e quindi ci sentiamo traditi. Non hanno voluto trattare con Donnarumma e Calhanoglu. I giocatori sono sempre liberi, che uno se ne vada è normale perché lo prevede la legge: il Milan è stato bravo perché forse il primo a dire che, non riuscendo ad arrivare a certe cifre, ha lasciato liberi di decidere i calciatori. Non arrivano a più di una certa cifra, non mi sembra niente di male. La loro mentalità è molto corretta, non sono decisioni che dipendono da loro. Stanno sfruttando la qualità del nome e del marchio Milan, per cui giocatori del Real Madrid e del Chelsea vengono.

Sono una grande squadra che, come tutti, hanno problemi ad avere un centrale regolare. Ibrahimovic è regolarissimo ma ha 40 anni, Giroud 35. Però il parco attaccanti è completato da Rebic e Leao: è un grande reparto d'attacco. Attenzione anche al tempo che non dovrà impiegare Pioli sul Milan, a differenza per esempio di Sarri. Lui e Allegri partono avvantaggiati perché giocano in casa. Vediamo anche cosa accadrà con la Roma, perché Mourinho a mani vuote non resta. Ancora manca un mese alla fine del mercato, è il momento giusto per chi ha voglia di indebitarsi, se non si hanno già troppi debiti. Ma è un torneo senza padrone, per chi volesse diventarlo questo è il torneo giusto".