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Pioli al ‘Fatto quotidiano’: “Siamo il Milan, non ci poniamo limiti”

Redazione Il Milanista

L'allenatore del Milan ha concesso un'intervista al quotidiano il 'Fatto quotidiano'. Ecco che cosa ha detto

Parla al 'Fatto quotidiano' Stefano Pioli. L'allenatore del Milan tocca diversi argomenti in una lunga intervista, dalla situazione di salute di Ivan Gazidis, agli obiettivi della sua squadra. Dalla sua esperienza in rossonero fino a quanto è accaduto a Euro2020 tra Kjaer e Eriksen. Ovviamente non poteva mancare Zlatan Ibrahimovic.

Su Ivan Gazidis.

"La sua forza è la nostra forza, tutti noi facciamo il tifo per lui e siamo orgogliosi di far parte della sua famiglia. Ovviamente tutto il Milan fa il tifo per lui. Siamo certi che guarirà e non vediamo l'ora di riaverlo con noi".

Sugli obiettivi della prossima stagione.

"Noi siamo il Milan e non ci dobbiamo porre alcun limite. Sarà comunque un campionato difficile, perché sette squadre lotteranno per quattro posti. Gli ostacoli? Sono troppo alti per chi non ha ambizioni abbastanza forti".

Sulla sua avventura al Milan.

"Sarà sincero, la scintilla è scattata durante il primo lockdown, quando facevamo le riunioni su zoom. abbiamo avuto modo di conoscerci in questo modo, abbiamo parlato delle nostre vite e si anche il calcio, ma era solo uno degli argomenti. Il nostro gruppo è nato in questo modo. Amici? No. Non siamo amici, noi abbiamo in comune un'idea di valori, è un sintomo di appartenenza. C'è empatia tra di noi e forse anche un pizzico di magia".

Su Kjaer e Eriksen a Euro2020.

"Tutti noi sappiamo qual è il valore di Simon, è un uomo di intelligenza e sensibilità rare. LE stesse qualità che ha usato per salvare un suo amico. Era una situazione davero drammatica e lui nonostante questo è stato lucido e preciso".

Su quanto accadde a lui nel 1998:

"Sì, anch'io ho avuto un arresto cardiaco in campo, dopo uno scontro di gioco. Ma non ricordo davvero nulla, le immagina di quanto successe quel giorno le ho riviste solo dopo diversi mesi. Non sono riuscito a trovare prima il coraggio".

Su Ibrahimovic:

"Lui mi aiuta molto, è un esempio in tutto quello che fa, fuori e dentro il campo. Non vuole mai perdere, mai sbagliare un passaggio durante il torello. Pretende il massimo da se stesso e dagli altri. Lui e Kjaer hanno cambiato la squadra, non solo a livello tecnico".