MILANO - Tiene ancora banco lo scontro tra RomeluLukaku e ZlatanIbrahimovic. Soprattutto perché la Procura federale sta indagando su quanto accaduto. L'attaccante svedese è già stato ascoltato, prima ancora è stato il turno dell'arbitro Valeri, che ha diretto la stracittadina di Coppa Italia. Durante il primo tempo di Inter-Milan, infatti, i due giocatori sono venuti a contatto, sia fisicamente, che verbalmente. Fatto che ha caratterizzato l'intera partita, anche perché il direttore di gara visti gli animi accesi, ha 'tagliato' di un minuto il recupero nella prima frazione gioco e poi il numero 11 undici rossonero è stato espulso all'inizio del secondo tempo, dopo aver preso un cartellino giallo come conseguenza di quanto successo con il belga.
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Milan, scontro Lukaku-Ibra, nessuna accusa di razzismo da parte dell’Inter
Arrivano nuove indiscrezioni dall'Inghilterra sullo scontro tra Lukaku e Ibrahimovic, in Inter-Milan. Nessuna accusa di razzismo per lo svedese
Non è bastata la giornata di squalifica del Giudice Sportivo. La Procura della Figc, infatti, ha avviato un'indagine. Il rischio maggiore per due calciatori è l'articolo 28, quello inerente al razzismo, che porterebbe ad una maxi squalifica. Anche se gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda, hanno riportato quella che potrebbe essere l'intenzione di andare per la condotta antisportiva. Una scelta che accorcerebbe di tantissimo i tempi e soprattutto non dovrebbe portare ad un stop forzato di diversi mesi.
Il quotidiano britannico The Sun, ha riportato però le ultime voci sul caso. Secondo la fonte infatti né l'Inter, né tantomeno Romelu Lukaku avrebbero accusato Zlatan Ibrahimovic di razzismo, per le frasi dello svedese rivolte al belga. Una scelta che quindi avvalorerebbe la condotta anti sportiva. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare nuovi aggiornamenti e anche quelle che saranno le scelte definitive del Procuratore Chiné. Intanto il Milan ha chiesto all'avvocato Cantamessa di difendere il numero 11 rossonero in tutte le sedi opportune e seguire il caso in prima persona. Nonostante il campionato quindi il diverbio in Coppa Italia continua ad avere risalto sui media, sia in Italia, che fuori dai confini nazionali.
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