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MILANO - La dirigenza del Milan, in questa sessione di mercato, si era prefissata l'obiettivo di rinforzare la rosa di Pioli: un giocatore per reparto. Una missione iniziata con qualche difficoltà di troppo. Alcuni imprevisti che hanno rallentato l'agire di Maldini e Massara. Gli uomini mercato di via Aldo Rossi, ad esempio, avevano scelto il giovane Mohamed Simakan dello Strasburgo per rinforzare la retroguardia ma a seguito dell'infortunio riportato in Ligue 1, i due dirigenti hanno dovuto scegliere un nuovo obiettivo. Giorni utilizzati per studiare le alternative per poi chiudere, nella giornata odierna, per l'anglo-canadese Tomori dal Chelsea.
Il primo colpo però è stato Meité dal Torino. Un prestito oneroso da 500 mila euro con diritto di fissato a 10 milioni di euro, bonus compresi. L'ex granata è stato ritenuto l'alternativa perfetta a Kessié. Ma probabilmente la vera necessità di Pioli era l'attaccante. Un ruolo affidato unicamente a Ibrahimovic. Ma lo svedese, purtroppo, è dovuto stare troppe volte ai box per infortunio e nella rosa del Milan non c'era un altro attaccante di peso. Per questo Maldini e Massara hanno portato alla corte di Pioli Mario Mandzukic. Ma il croato, secondo quanto riportato da BILD, non era la prima scelta della dirigenza rossonera.
Il sogno era Luka Jovic del Real Madrid. Il serbo piaceva (e continua a piacere) al Milan ma anche al Wolverhampton, West Ham e all'Eintracht Francoforte, club dove è tornato segnando subito una doppietta. Secondo quanto riportato dalla testata tedesca l'attaccante classe '97 avrebbe rifiutato la proposta dei rossoneri perché non avrebbe garanzie sulla titolarità, garantita invece dal club tedesco. >>> E proprio l'infortunio di Simakan ribalta totalmente i piani di Maldini: ecco i cinque nuovi obiettivi di Maldini per la difesa a gennaio <<<
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