Milan-Jovic, il retroscena del no del serbo ai rossoneri
L'attaccante serbo ha rifiutato il Milan per tornare in Bundesliga all'Eintracht Francoforte. Ecco il retroscena di mercato
Redazione Il Milanista
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MILANO - La dirigenza del Milan, in questa sessione di mercato, si era prefissata l'obiettivo di rinforzare la rosa di Pioli: un giocatore per reparto. Una missione iniziata con qualche difficoltà di troppo. Alcuni imprevisti che hanno rallentato l'agire di Maldini e Massara. Gli uomini mercato di via Aldo Rossi, ad esempio, avevano scelto il giovane Mohamed Simakan dello Strasburgo per rinforzare la retroguardia ma a seguito dell'infortunio riportato in Ligue 1, i due dirigenti hanno dovuto scegliere un nuovo obiettivo. Giorni utilizzati per studiare le alternative per poi chiudere, nella giornata odierna, per l'anglo-canadese Tomori dal Chelsea.
Il primo colpo però è stato Meité dal Torino. Un prestito oneroso da 500 mila euro con diritto di fissato a 10 milioni di euro, bonus compresi. L'ex granata è stato ritenuto l'alternativa perfetta a Kessié. Ma probabilmente la vera necessità di Pioli era l'attaccante. Un ruolo affidato unicamente a Ibrahimovic. Ma lo svedese, purtroppo, è dovuto stare troppe volte ai box per infortunio e nella rosa del Milan non c'era un altro attaccante di peso. Per questo Maldini e Massara hanno portato alla corte di Pioli Mario Mandzukic. Ma il croato, secondo quanto riportato da BILD, non era la prima scelta della dirigenza rossonera.