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Paolo Maldini, direttore dell'area tecnica del Milan
MILANO - La corsa Champions, i sogni scudetto non del tutto ancora svaniti e il Manchester United agli ottavi di Europa League. Il calendario del Milan nel prossimo futuro è fitto d'impegni, anche perché la squadra rossonera è ancora in corsa su due fronti. Impegni importantissimi e il club meneghino non ha intenzione di rinunciare a nulla, anche perché a questo punto della stagione non si può più parlare di sogni ma di obiettivi concreti. Pioli e i suoi ragazzi infatti sono lì, in alto, e quanto fatto finora può solo che far ben sperare. Non ci sono però solo le questioni di campo a tenere banco in 'casa Milan', anche i rinnovi contrattuali sono di primissima importanza e la dirigenza è al lavoro oramai da settimane su questo fronte.
Lo ha confermato anche lo stesso Paolo Maldini, ai microfoni di Sky Sport, prima della gara con la Roma. Il direttore tecnico del Milan ha fatto il punto della situazione: "Abbiamo colloqui settimanali. Sinceramente, in questo momento non ci sono grandi novità da raccontare".
I giocatori coinvolti sono ovviamente Zlatan Ibrahimovic, Hakan Calhanoglu e Gigio Donnarumma. La situazione apparentemente più tranquilla è quella dello svedese. Sarà lui infatti ad avere l'ultima parola, se il suo fisico glielo permetterà andrà avanti, non è una questione di stimoli per il numero 11 rossonero. Se ne riparlerà a fine stagione, quando Ibra si fermerà e prenderà la sua decisione, il Milan dal canto suo è più che disposto ad andare avanti. Calhanoglu e Donnarumma invece sono le grane di Maldini e Massara. La settimana scorsa è andata in scena nu nuovo colloquio con Gordon Stipic, agente del turco, e la dirigenza del club meneghino. Non è arrivata la fumata bianca e in programma c'è un'altra riunione. La situazione più ingarbugliata è quella dell'estremo difensore. Con Raiola per il momento si è arrivati al muro contro muro, troppo al tra la differenza tra domanda e offerta. Non collimano le cifre del nuovo ingaggio, la durata del nuovo accordo e poi c'è la questione clausola rescissoria. Vero e proprio 'pomo della discordia'.
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