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Milan-Atletico Madrid, 34′ da strabuzzare gli occhi e 13 senza senso

Giroud durante Milan-Atletico Madrid

Trentaquattro minuti di grande Milan a San Siro, i rossoneri giocano molto meglio dell'Atletico Madrid poi... Ecco il commento alla gara

Redazione Il Milanista

Trentaquattro minuti di grande Milan, forse il migliore della stagione. Sicuramente è su podio questa prestazione e si gioco il primo posto solo con la partita fatta sempre a San Siro contro la Lazio. Entra in campo la squadra rossonera concentrata, compatta, cattiva, aggressiva, il Diavolo sembrava l'Atletico Madrid, mentre gli spagnoli sembravano la squadra al ritorno in Champions League dopo sette anni. Spiccano Brahim Diaz e Leao, assist e goal questa sera per i due 'ragazzini terribili'. Ma anche Tomori, Maignan, Bennacer, Saelemaekers, sugli scudi anche loro. Un Milan formato Champions per 34' poi però il rosso a Kessie e alla lunga i rossoneri, stanchi, arrancano.

Primo tempo

 Il gol del Milan contro l'Atletico Madrid.

Gioca benissimo il Milan nella prima frazione di gioco. Il Diavolo gioca due partite; una fino al 34' del primo tempo, poi l'altra quella con l'uomo in meno. partono fortissimo gli uomini di Stefano Pioli, trascinati dai tre trequartisti, in particolare Brahim Diaz e Leao sembrano essere particolarmente ispirati e infatti lo spagnolo, 'in formato Kaka' questa sera a San Siro, rifinisce per il portoghese che al 20' supera Oblak sugli sviluppi di un calci d'angolo. Al 34' però sale in cattedra l'arbitro Cakir che mostra il secondo cartellino giallo a Kessie. La prima ammonizione è solare e giusta, è sulla seconda che restano dubbi. Ma la di là del giusto o sbagliato, l'ivoriano sbaglia nella gestione dei tempi all'interno della gara. L'Atletico nonostante lo svantaggio era rimasto in attesa dei rossoneri non alzando il baricentro. Il mediano poteva gestire il momento piuttosto che affondare l'intervento. Da qui la gara cambia.

Secondo tempo

 Sandro Tonali a contrasto

Il Milan torna in campo nella seconda frazione di gioco cercando di non abbassare il baricentro e ci riesce, finché c'è benzina. Si perché tutti i giocatori che avevano brillato nel primo tempo  piano piano chiedono il cambio, stremati. Inevitabile non subire la pressione. L'Atletico Madrid riesce a vincerla in 13', prima pareggia, su doppia dormita di Florenzi, che si fa scappare dietro le spalle Renan Lodi, e di Romagnoli che si fa anticipare Griezmann, pareggio all'84'. Gli spagnoli crescono solo negli ultimi 20 minuti di gara e alla fine trovano la rete del sorpasso su rigore, molto generoso concesso prima dal signor Cakir e poi dal Var. Segna dagli 11 metri Suarez, un penalty calciato malissimo, ma imparabile per Maignan.

Resta con un pungo di mosche in mano il Milan, che non meritava il pareggio figuriamoci la beffa degli ultimi 13'.

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