di Valerio Barberi
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Locatelli: “Milan? L’esclusione dal progetto fu devastante…”
Le dichiarazioni del centrocampista classe '98.
MILANO - L'ex centrocampista rossonero Manuel Locatelli, oggi in forza al Sassuolo, ha rilasciato un'intervista ai microfoni ufficiali della società emiliana: "Lasciare Milano, che penso sia la città più bella d'Italia, non è stato per nulla facile. Tuttavia, sono stato aiutato molto dalla mia fidanzata, che ha la capacità di farmi distrarre e pensare ad altro. Più che della tensione di arrivare qui, abbiamo parlato di altro. Il primo impatto devo dire che non fu particolarmente positivo. Eravamo al Ricci, il centro non era il top come quello di adesso. Questo, però, mi ha anche aiutato perché al Milan avevo sempre tutto e subito, ho sempre visto tutto facile sin dalla tenera età. Il centro non era il massimo a livello di disponibilità, di capienza, di tutto, ma la cosa bella che ti rimane sono le persone che ci lavorano. Le persone ti entrano nel cuore".
SULL'ACCOGLIENZA - "Boateng è venuto da me, mi ha abbracciato dicendomi di dimostrare le mie qualità. Mi ha detto 'finalmente sei qui'. Ovviamente mi ha parlato anche il mister, tranquillizzandomi e portandomi nel suo ufficio. Sono stato accolto bene da tutti. Sin da subito la sensazione era di un grande spogliatoio e un gruppo molto unito".
SULL'ADDIO AL MILAN - "Il momento in cui mi hanno riferito che non facevo più parte del progetto è stato devastante. Su una panchina del centro sportivo di Milanello, i dirigenti mi dissero che non ero più importante per loro. E' stato veramente bruttissimo. Ho percorso il tragitto di ritorno in macchina piangendo. Andai dalla mia ragazza e piangemmo insieme, poi chiamai i miei genitori. Fu un momento davvero devastante ma, in fin dei conti, mi ha aiutato, perché tutto sommato anche io avevo bisogno di cambiare e intraprendere una nuova avventura".
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