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Zlatan Ibrahimovic, attaccante svedese, classe 1981, in forza al Milan
MILANO - Fa ancora male la sconfitta con la Lazio all'Olimpico. Il 3-0 è stato al centro delle polemiche nel post partita, ma anche il giorno dopo la partita. Il secondo goal biancoceleste è viziato da una fallo di Leiva su Calhanoglu, fatto che non è passato inosservato, ma la squadra rossonera deve mettersi alle spalle la delusione il prima possibile. Stefano Pioli nel post partita ha ribadito l'errore del direttore di gara ma ha anche puntualizzato che non bisogna piangersi addosso, per non buttare via tutto il lavoro di un anno, forse anche di più, da dopo il primo lockdown, quando il Milan è tornato in capo ed ha iniziato ha incantare la Serie A.
Tante le partite giocate dal Diavolo in questa stagione, che è iniziata prestissimo, con i preliminari di Europa League, per accedere alla fase a gironi della competizione, ma questo non può essere un alibi, lo ha ribadito lo stesso tecnico rossonero, che ora insieme ai suoi uomini è chiamato alla più classica delle risposte di carattere contro il Benevento, sabato prossimo a San Siro. C'è bisogno di tutti vista la classifica, visto il secondo posto ormai occupato dall'Atalanta e il rischio di perdere anche l'ultimo spiraglio di una qualificazione in Champions League.
Ci sarà Ibrahimovic. Lo svedese è stato risparmiato contro la Lazio per non correre il rischio di una ricaduta, sta bene e lo stesso Pioli ha confermato come sabato ci sarà. Serve la sua esperienza e il suo carattere in questo momento, che è quello più critico dell'intera stagione. Il tecnico del Milan però nel post partita con la Lazio ha chiarito, che adesso c'è bisogno di tutti e non soltanto dello svedese. Il Diavolo ripartirà però dal suo alfiere per centrare l'obiettivo stagione: il ritorno nella massima competizione europea per club.
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