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Ibra a Sanremo, Amadeus: “I tifosi del Milan possono stare tranquilli”

Fiorello e Amadeus durante la 70esima edizione di Sanremo

Parla il conduttore del Festival

Redazione Il Milanista

di Valerio Barberi

MILANO - Non si placano le polemiche per la partecipazione al Festival di Sanremo, in programma dal 2 al 6 marzo, di Zlatan Ibrahimovic. Nelle ultime settimane, è cresciuto in maniera cospicua il fronte di coloro secondo i quali permettere a Ibra di andare al Festival sia un brutto messaggio da parte del Milan nei confronti del resto della squadra, soprattutto in un momento così delicato della stagione rossonera. Nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni di Famiglia Cristiana, ne ha parlato direttamente Amadeus, conduttore del Festival.

LE SUE PAROLE - "Quando ho incontrato Zlatan la prima volta, l'ho visto arrivare dall'alto dei suoi quasi due metri e devo dire che come primo impatto incute un certo timore. Invece è molto simpatico ed è educatissimo. Mi piacerebbe che anche la gente lo scoprisse. Inoltre conosce bene la musica italiana. I tifosi del Milan possono stare tranquilli. Ibra giocherà regolarmente e poi tornerà qui. Anche a mezzanotte, ma ci sarà".

 Amadeus durante l'edizione di Sanremo del 2020

Amadeus durante l'edizione di Sanremo del 2020

In merito a questa questione si è espresso, durante un intervento sulle frequenze di TMW Radio, l'ex portiere rossonero Simone Braglia: "Se la società si deve mettere a disposizione per far andare Ibra al Festival di Sanremo, allora c'è qualcosa che non quadra. Per me un calciatore deve fare il calciatore e basta. Un leader come Zlatan deve essere d'esempio per tutti i suoi compagni di squadra. Se concedi certe cose a lui, poi devi fare altrettanto anche con gli altri giocatori e c'è il rischio che sorgano problemi".

SULLA PARTITA DI QUESTA SERA - "Il Milan è chiaramente favorito per il passaggio del turno. Ha a disposizione due risultati su tre grazie al 2-2 dell'andata. Qualora perdesse si aprirebbe una vera crisi, ma onestamente non credo che accadrà. Adesso, tuttavia, ritengo che il cambio di modulo da parte del tecnico sia necessario".