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Alla fine del primo tempo di Inter-Milan, Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic si sono affrontati con pesanti offese
MILANO - Nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni del quotidiano Il Corriere dello Sport, Luca Gotti, allenatore dell'Udinese che domani affronterà la Roma alle 12.30 nel ventiduesimo turno del campionato di Serie A, si è espresso anche sulla lite - che sta facendo ancora molto discutere - che ha visto protagonisti Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic alla fine del primo tempo del derby meneghino di Coppa Italia, andato in scena lo scorso 26 gennaio a San Siro: "Non sono nato a Oxford. Vengo dalla campagna del baddo Polesine, sono fiero delle mie origini e della mia cultura, che mi suggerisce una distinzione. Lukaku e Ibra si sono beccati come succede in ogni campo di calcio. Il loro litigio è poco più che un frame. Farci della sociologia vuol dire strumentalizzare una vicenda che sta tutta dentro al calcio e che solamente questo sport può spiegare. Ci sono due grandi calciatori che si confrontano e che utilizzano tutte le armi che hanno a disposizione, compresa quella della provocazione, per stuzzicarsi e mettersi vicendevolmente in una condizione di disagio.
Se non si chiamassero Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku, non staremmo neppure a parlarne. Un episodio del genere, quando vede protagonisti due atleti così famosi, ha inevitabilmente una risonanza mediatica molto più grande. Tuttavia finisce in rissa anche la finale della Clericus Cup tra preti, o piuttosto il torneo degli avvocati. Il calcio può tirare fuori il meglio e il peggio che è in noi, a qualsiasi livello e in qualunque competizione. Credo comunque che non sia necessario caricare di un giudizio morale un fatto che sarà già giudicato secondo il regolamento sportivo, il quale è una garanzia poiché fa corrispondere una sanzione alla violazione".
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