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Dalot continua ad essere il primo obiettivo, ma lo United non cede

Redazione Il Milanista

La ricerca del terzino destro non si ferma, e l'obiettivo numero uno è sempre Diogo Dalot del Manchester United.

Continua senza sosta il lavoro di Paolo Maldini e Frederic Massara. I due uomini mercato del Milan stanno lavorando incessantemente per completare nel modo migliore e nel più breve tempo possibile la rosa a disposizione di Stefano Pioli. Fin qui il Milan ha messo a segno colpi importanti, puntellando la squadra dove necessario con acquisti mirati e con trattative condotte in maniera egregia. Non sarà certo semplice sostituire Donnarumma e Calhanoglu, ma la dirigenza farà di tutto per non far rimpiangere i due addii. Per la porta la soluzione Maignan è intrigante e potrebbe dare risvolti ampiamente positivi, vista l'ultima stagione del portiere francese. Sia lui che Giroud arriveranno oggi a Milano, dato che sono terminate le vacanze post Europeo.

Ma il mercato del Milan non si ferma, ci sono ancora alcuni vuoti da colmare e si stanno cercando le soluzioni migliori. Serve il trequartista titolare, nonostante il ritorno con annessa maglia numero 10 di Brahim Diaz. Sono numerosi i nomi osservati dalla dirigenza rossonera, con Vlasic e Ilicic che sembrano essere i preferiti, ma nelle ultime ore si è parlato molto di Brandt del Borussia Dortmund. Bisognerà poi portare necessariamente a Milano un terzino destro che possa fare il vice di Davide Calabria, e in tal senso l'obiettivo principale è sempre il ritorno di Diogo Dalot.

La trattativa

I colloqui con il Manchester United proseguono ormai dal termine del campionato, quando il terzino portoghese ha fatto ritorno in Inghilterra dopo la stagione positiva in prestito al Diavolo. Il giocatore ha già fatto la sua scelta, vuole tornare a vestire la maglia del Milan e farà di tutto affinché ciò possa concretizzarsi. Come riporta La Gazzetta dello Sport, però, la trattativa è in salita, dato che il Manchester non ha nessuna intenzione di aprire al prestito. Pertanto Maldini e Massara dovranno studiare una soluzione alternativa, ma l'impressione è che l'operazione andrà in porto.