news milan

Zoff: “Donnarumma e Meret i due migliori portieri italiani”

Redazione Il Milanista

Intervistato in esclusiva da Il Messaggero, Dino Zoff ha parlato del campionato italiano e di molto altro.

Intervistato in esclusiva da Il MessaggeroDino Zoff ha parlato del campionato italiano e di molto altro.

CALCIO ITALIANO – "Seguo la serie A, la Premier, l’atletica leggera, il rugby. La palla ovale è la disciplina più allineata al mio concetto di fair play. Nel calcio non ci siamo. In Italia al primo contatto, tutti per terra. Gli arbitri fischiano e le gare sono spezzettate. Il Var ha peggiorato la situazione, dimenticando che il football è uno sport di contatto. In Inghilterra è diverso. I giocatori restano di più in piedi e la partita procede spedita. Attenzione però, io non sono contro il Var, ma ritengo che andrebbe usato nei casi eclatanti come il fuorigioco o negli episodi non chiari in area. Una soluzione per bilanciare la situazione potrebbe essere quella del tempo effettivo".

PORTIERI ITALIANI – "Donnarumma e Meret. Ecco, anche qui ho una cosa da dire: a forza di parlare di portieri bravi con i piedi si rischia di dimenticare l’abc del mestiere, ovvero le mani. Che cosa me ne faccio di un portiere che non sa parare?".

SUI SOGNI "Fare il calciatore non rientrava nei principi di famiglia, ma poi ho seguito la mia strada e ho cercato di dare il meglio di me stesso. Tenere i piedi a terra è stato fondamentale. Una volta cercai di giustificare un gol che avevo preso affermando non mi aspettavo il tiro. Mio padre mi disse fai il portiere, mica il farmacista. Quando si festeggiava qualcosa e si usciva dalla discoteca all'alba, mi vergognavo guardando la gente che andava a lavorare".

QUANDO CAPI' CHE IL CALCIO ERA LA STRADA GIUSTA "Dopo il campionato con la Marianese e il passaggio all'Udinese".

DOPO L'ADDIO NON HA PIU' INDOSSATO I GUANTI? "Solo una volta, in una partita celebrativa organizzata dall'Uefa. Avevo consumato una carriera tra i pali, volevo cambiare aria. A Torino nelle squadre aziendali feci il centrale difensivo"

TREZEGUET LE RUBO' IL SOGNO "Peccato, perché giocammo una grande partita. Il calcio dà e toglie. Noi in semifinale riuscimmo a superare gli olandesi grazie a un Toldo fenomenale".