Bruno Longhi: “Il terreno di San Siro è impresentabile, Milan-Juve condizionata”

Il noto giornalista Bruno Longhi ha parlato del campo dello stadio Meazza. Sentite la sua opinione a riguardo.

Intervenuto sul proprio profilo Twitter il noto giornalista Bruno Longhi ha parlato dello stato del manto erboso dello stadio San Siro. Con le tante partite ravvicinate il rettangolo di gioco sembra essersi rovinato e non poco. Secondo molti addetti ai lavori e pure secondo Bruno Longhi è così e le prossime partite in programma allo stadio Meazza saranno condizionate e non poco.

Le parole di Bruno Longhi sul campo di San Siro

"Nessuno si è accorto dei rimbalzi strani del pallone sul green di San Siro? Lo stato del terreno è disagevole e nei prossimi giorni condizionerà chi scenderà in campo nel giro di poche ore: Inter e Venezia sabato, Milan e Juventus domenica". Queste le parole del noto giornalista Bruno Longhi attraverso il proprio profilo Twitter a riguardo del manto erboso dello stadio San Siro.

Del Milan ha parlato anche Umberto Zapelloni della Gazzetta dello Sport

Il vice direttore della Gazzetta dello Sport Umberto Zapelloni ha parlato del Milan e del suo stato di forma. Intervenuto in diretta esclusiva sul canale Twitch della società rossonera, Umberto Zapelloni si è espresso della possibilità di vedere Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud in campo nello stesso momento.

Le sue parole sulla possibile scelta di Stefano Pioli

"Mi sembra difficile che Zlatan Ibrahimovic venga schierato da trequartista sin dall’inizio, però può capitare a gara in corso. Sarebbe una squadra troppo a trazione anteriore, si può usare solo in certe situazioni. Il tecnico rossonero Stefano Pioli non ha un modulo fisso: ha plasmato la squadradel Milan  a seconda dei giocatori che ha a disposizione”. Queste le parole del vice direttore della Gazzetta dello Sport Umberto Zapelloni sul Milan e sulla possibilità di veder giocare assieme i due totem del reparto offensivo del Milan ovvero il giocatore svedese Zlatan Ibrahimovic e il francese Olivier Giroud.