In esclusiva alla Gazzetta dello Sport ha parlato l'ex tecnico del Milan Alberto Zaccheroni che sul Milan ha detto: "Questo Milan comanda da mesi, è stato ai vertici anche tutta la stagione scorsa, ed è un gruppo principalmente composto da giovani con un grande futuro davanti. E non posso più dire che sono una sorpresa, anzi. La similitudine però c’è: sono due squadre con un grandissimo spirito. Si vede che oggi come allora ci sono il clima e l’entusiasmo giusti. Da questo punto di vista sono unici, non c’è altrove la stessa condivisione totale. Pioli è stato bravissimo, ha inciso in queste settimane e incide anche nella singola partita con i cambi”. Queste le parole in esclusiva alla Gazzetta dello Sport dove ha parlato l'ex tecnico del Milan Alberto Zaccheroni.
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Zaccheroni: “Pioli è stato bravissimo, riesce ad incidere con i cambi giusti”
L'ex tecnico del Milan Alberto Zaccheroni ha parlato alla Gazzetta dello Sport del Milan e della lotta Scudetto
Carlo Pellegatti ha invece parlato di un obiettivo di mercato rossonero
Il noto giornalista simpatizzante del Milan ha parlato di Armando Broja, attaccante classe 2001 del Chelsea in forza al Southampton che piace al Milan. Le sue parole: "Prima dei tragici eventi tra Russia e Ucraina che hanno spinto il governo inglese a sanzionare Abramovich, il Milan monitorava la situazione. L'ipotesi era quella di un prestito. in Albania sono molto appassionati di calcio italiano. Per Broja l’ipotesi Milan sarebbe stata importante. Mi dicono che il giocatore sia valutato 70 milioni di euro. Non escludo che il Milan avrebbe potuto prenderlo in prestito. A oggi, però, il Milan è molto cauto sull’argomento: la situazione si è complicata”.
Ancora Carlo Pellegatti sul prossimo attaccante del Milan
“La dirigenza rossonera non può aspettare l’evoluzione societaria del Chelsea: se arrivasse una nuova proprietà e nuovi dirigenti, il Milan potrebbe ritornare su Broja. Sempre che non chiuda prima con Origi che, a oggi, è il candidato numero uno. Con delle cifre sostenibili il Milan ci può pensare”. Queste le parole di Carlo Pellegatti.
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