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Zaccheroni: “Milan ha tenuto profilo basso, ma può vincere lo scudetto”

Redazione Il Milanista

Alberto Zaccheroni, ex allenatore e calciatore ha parlato di Milan ai microfoni Tuttosport. Vediamo le sue parole.

Alberto Zaccheroni ha parlato di Milan ai microfoni Tuttosport. Vediamo le sue parole.

PIOLI 150 PANCHINE COL MILAN – "Conosco troppo bene Maldini, non è certamente il tipo di dirigente che cambia l’allenatore come i fazzoletti. È un grande stabilizzatore, come lo era già da calciatore. Non sono state annate con grosse pretese. Sinora il Milan ha tenuto un profilo basso, non ha mai sbandierato trofei o un campionato da vincere. E così si lavora meglio. Il messaggio per la gente era quello della ricostruzione dei rossoneri".

PUNTARE ALLO SCUDETTO – "Mi sembra giusto, siamo nel girone di ritorno, la squadra è lì, le concorrenti stentano come il Milan. Adesso nessuno è particolarmente brillante, sarebbe un errore non alzare l’asticella".

NAPOLI-MILAN – "A livello di testa chi vince godrò di un grande vantaggio, l’aspetto psicologico conta. Il Milan attuale ha entusiasmo ma occhio al Napoli, che quest’anno ha l’occasione della vita. Ai giocatori dei campani brillano gli occhi, Spalletti li ha catturati".

TONALI – "Mi piace moltissimo, non ha una grande struttura, ma sin dal suo arrivo al Milan sostenni che i rossoneri si fossero assicurati il regista per i prossimi 10 anni. Ha una visione di gioco straordinaria, sa giocare venti metri più avanti o indietro uguale: è tanta roba. Ma è proprio il reparto del centrocampo che è fortissimo. Kessie è straordinario, lo ricordo al Cesena, arrivò da stopper, venne spostato poi a centrocampo. Ecco, Kessie è un’iradiddio, non c’è un giocatore al mondo che sia in grado di spostarlo".

PROBLEMI OFFENSIVI – "Adesso il Milan fa fatica a concretizzare, nell’ultima fase si sta appoggiando allo straordinario momento di Leao. Rebic non mi sembra ancora a posto, Diaz vive tra alti e bassi, Messias sta andando bene, mentre Giroud è stato decisivo nel derby. Ma al Milan non puoi fare la differenza solo per una partita. Il giocatore top ha la continuità, i colpi li hanno in tanti".