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George Weah, ex attaccante rossonero, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha rilasciato queste parole sul fatto di aver vinto nel 1995 il primo pallone d'oro da non europeo: "Ringrazio Dio e i miei fan in tutto il mondo. Sono stato felice di questo record perché quando sono arrivato dall'Africa venivo molto criticato, ma avevo una passione da seguire. Alla fine sono arrivato a Monaco, ma mi consideravano ancora 'lo straniero'. Poi abbiamo fatto ricorso e sono cambiate le regole, intanto il mio allenatore, Arsene Wenger, credeva in me. Quando è stato il momento mi ha fatto giocare. È lui che mi ha reso un grande giocatore.
Anche a Milano mi dicevano che nel calcio italiano non ce l'avrei fatta, che la serie A era troppo difficile per me. Alla prima partita contro la Juventus ho sbagliato un rigore e tutti mi criticavano. Berlusconi disse: 'Ha forza e tecnica, si rifarà'. Questo mi ha aiutato e così mi sono impegnato sempre tanto per il Milan. Ho messo tutto me stesso e abbiamo vinto tutto. lo sono liberiano, ma vivo l'Italia come un italiano e questo mi piace perché il Milan e il vostro Paese hanno fatto tante cose per me. Grazie ancora".
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