news milan

Verso Milan-Parma, le parole di Pioli in conferenza stampa

Redazione Il Milanista

Le parole del Mister, a Milanello, alla vigilia di Milan-Parma, fornite da acmilan.com.

Milan, parla Pioli

MILANO - (fonte: acmilan.com) Archiviata nel migliore dei modi la fase a gironi di Europa League, il Milan sposta nuovamente l'attenzione al campionato. Domenica a San Siro, alle 20.45, arriva il Parma, reduce da quattro punti nelle ultime due gare. Mister Pioli, ex ducale sia da giocatore che da allenatore, alla vigilia dell'undicesima giornata di Serie A, ha parlato in conferenza stampa da Milanello. Queste tutte le sue dichiarazioni, trasmesse in diretta su AC Milan Official App e Milan TV:

IN APERTURA, UN RICORDO DI PAOLO ROSSI

"È stato un mio grande compagno di squadra. È stato un campione di normalità, essere normali è una grandissima qualità. La nostra generazione è cresciuta con il Mondiale dell'82. Una persona disponibile, serena, sorridente e semplice. Ci mancherà tanto ma resterà sempre dentro noi".

VERSO MILAN-PARMA

"Loro sono una buona squadra, hanno qualità soprattutto in attacco. Per caratteristiche ci potranno mettere in difficoltà, ci vorranno lucidità e attenzione. Dovremo essere bravi soprattutto quando avremo la palla, senza forzare le giocate ma aspettando il momento giusto per colpire".

LA SQUADRA

"Dobbiamo pensare una tappa alla volta, pensiamo al Parma e poi al prossimo avversario. Stiamo scalando una vetta ancora ripida e difficile, rimaniamo a testa bassa. Siamo forti e lo stiamo dimostrando in Italia e in Europa. Non dobbiamo cambiare atteggiamento, cerchiamo di vincere una partita alla volta per arrivare al meglio alla sosta e passare un buon Natale".

A PRAGA ALTRO ESAME SUPERATO

"I cambi sono stati naturali, merito dello spirito che mettono in campo i giocatori. Ero convinto che avremmo fatto quel tipo di prestazione, perché se ti alleni in un certo modo poi giochi in un certo modo. Abbiamo giocatori forti e di qualità, questo fa la differenza. La nostra forza è analizzare le vittorie come se fossero sconfitte. Nelle nostre prestazioni, anche le più belle, cerchiamo sempre dove poter crescere e migliorare. Siamo una squadra responsabile, con voglia e coraggio. Il salto di qualità lo abbiamo fatto iniziando a battere le big, questo ha dato ancora più convinzione al nostro percorso".

LE ITALIANE IN EUROPA

"È stato importante per il calcio italiano che quasi tutte le squadre si siano qualificate alla fase a eliminazione diretta. Dobbiamo provare a tornare al vertice in Europa, abbiamo tutto per farlo e spero che qualcuno ci riesca, magari noi.  L'Inter, senza Europa, può avere più tempo per preparare le partite ma magari anche più difficoltà nella gestione della rosa. Avremo il Derby a metà tra l'andata e il ritorno dei Sedicesimi di finale di Europa League, sarà molto stimolante".

I SINGOLI

"Hauge sta dimostrando grandi qualità, sta dando una grossa mano alla squadra; può ancora crescere e imparare meglio i nostri metodi e la nostra lingua. I recuperi di Ibrahimović e Kjær stanno procedendo molto bene, puntano a tornare mercoledì a Genova ma io e lo staff medico non vogliamo rischiare; vogliamo riaverli il prima possibile ma senza commettere errori. Rebić ha più caratteristiche da prima punta di Leão, sa attaccare bene la profondità, non sta segnando ma è sempre utile alla squadra. Leão è molto intelligente ma a volte non trasmette l'energia che ha, è giovane e gli chiedo di giocare e divertirsi come se fosse in cortile. Tonali ha avuto un'estate difficile, all'inizio non era al top della condizione, ma ha sempre lavorato al massimo, con serietà e voglia; ha un grande motore, fisico e tecnico. Bennacer sta bene, ha risolto il piccolo problema che ha avuto ed è disposizione. Kalulu l'avevo già provato in allenamento come difensore centrale, lui aveva già ricoperto questo ruolo in passato e mi ha dato l'ok, a Praga mi è piaciuto ed è una preziosa soluzione in più. Sono molto soddisfatto anche delle prestazioni di Gabbia, si sta dimostrando all'altezza, è bravo e preciso anche in fase di costruzione".

IL MILAN, UNA FAMIGLIA

"Questo Club ha sempre avuto due principi cardine: giocare bene a calcio e far diventare i giocatori degli uomini. Abbiamo ragazzi giovani però già maturi. Dal primo giorno a Milanello mi sono sentito in una famiglia e ho pensato che si potesse fare un grande lavoro, il Club ci permette di lavorare sempre al meglio. Si respira un'atmosfera unica, ci sono stimoli continui".