"Il prestito con diritto di riscatto, nella stragrande maggioranza dei casi, fotografa la situazione di un giocatore alle prese con una parentesi della propria carriera. Una soluzione transitoria, prima di tornare nel club di proprietà. È successo tantissime volte, nella storia del Milan e di tutti i grandi club italiani ed europei. Non è facile per un giocatore in prestito inserirsi in un gruppo.
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Un anno, tre riscatti
Da Kjaer a Tomori: l'editoriale del Milan
Il peso economico dell'eventuale riscatto, la differenza di status rispetto ai giocatori di effettiva proprietà del club: tutte variabili che rendono il più delle volte la situazione precaria e transitoria. Dal luglio 2020 al giugno 2021, sono ben tre i casi rossoneri che hanno invertito la tendenza.
Il primo era stato Simon Kjær, difensore centrale e capitano della Nazionale danese, il cui cartellino era di proprietà del Siviglia ma che aveva giocato i primi sei mesi della stagione 2019/20 con la maglia dell'Atalanta. Il Milan ha riscattato il giocatore undici mesi fa per le sue prestazioni e per la sua leadership.
Nello stesso periodo, stessa soluzione per Alexis Saelemaekers, protagonista del trasferimento dall'Anderlecht a Milan nel gennaio 2020 e successivamente riscattato. Under 21 al momento del suo passaggio al Milan, Alexis è poi stato convocato in diverse occasioni nella Nazionale maggiore belga. L'ultimo, importantissimo, caso in ordine di tempo è quello naturalmente di Fikayo Tomori."
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