MILANO - Ai microfoni di "El Pais" è intervenuto l'ex giocatore del Milan Mauro Tassotti, il quale ha risposto alla seguente domanda: "Chi lo avesse influenzato di più tra Sacchi e Capello?". Ecco la sua risposta: "Sacchi, il che non vuol dire che fosse più bravo di Capello. Ma io l'ho avuto prima. Sacchi ha fatto una rivoluzione nel calcio italiano ed europeo. A quei tempi le squadre italiane erano viste come difensive. Fuori casa pensavano solo a non subire gol. E Sacchi ha fatto una rivoluzione con il pressing e con la tattica del fuorigioco. Mi sarebbe piaciuto incontrarlo un po' prima della mia carriera. L'ho trovato che avevo già 27-28 anni, quindi un po' tardi, ma erano momenti di grande apprendimento, per noi era un insegnante. Capello è stato molto intelligente nel gestire la tappa post-Sacchi. Non è stato facile. Era una squadra che aveva vinto tanto, che aveva la pancia piena. E invece lui è stato in grado di motivare i giocatori. Sacchi ha fatto un lavoro più profondo di Capello. Un lavoro alle radici del gioco, ha cambiato la nostra mentalità. Penso che fino al suo arrivo i giocatori in allenamento non hanno mai dato tutto, risparmiavamo energie. E invece lui ci ha convinto che per dare il 100% nelle partite bisogna darlo anche in allenamento. Abbiamo imparato molto da Sacchi".
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Tassotti: “Sacchi ha fatto una rivoluzione nel calcio. Ma non vuol dire che fosse più bravo di Capello”
Ecco le parole di Tassotti a El Pais
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