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Sgarbi: “San Siro non si tocca. Non lo dico io, ma la legge!”

Redazione Il Milanista

Vittorio Sgarbi ha parlato del futuro di San Siro e ha detto che lo stadio non può essere demolito. Ecco le sue dichiarazioni.

Da mesi ormai non si fa altro che parlare di San Siro e del suo futuro. Le due società milanesi sono pronte a buttare giù il vecchio impianto e a costruirne uno nuovo, necessitando di uno stadio più moderno e sostenibile. Nel corso negli ultimi mesi sono stati realizzati vari progetti proprio per definire le modalità di costruzione del nuovo edificio e per capire cosa fare del vecchio Meazza.

Da un mese è iniziato il dibattito pubblico, al termine del quale verrà presa una decisione in merito. Nel frattempo sulla questione stadio è intervenuto anche Vittorio Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura ha rilasciato un'intervista ad ANSA e sull'abbattimento di San Siro ha dichiarato: "San Siro non si tocca e non lo dice Sgarbi ma è la legge. È del 1926, sarebbe come buttare giù l’Eur a Roma quindi è naturalmente vincolato perché il vincolo sarebbe automatico oltre i 70 anni, non si può buttare giù”.

San Siro è da salvare: “Se serve un vincolo lo metterò. Ma non occorre un vincolo per salvarlo, se mai servirebbe una decisione del ministero per dire abbattetelo e non arriverà mai. Dal ministero non arriverà mai. Capisco Sala ma io metto la Pietà Rondanini e la sua collocazione come l’emblema di un errore che non si ripeterà. Qui questo errore non si farà. Nessuna soprintendenza dirà che si può buttare giù".