Leonardo Semplici è intervenuto durante la trasmissione Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, e ha commentato l’inizio di campionato delle varie squadre italiane. Ecco le sue dichiarazioni:
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Milan, parla Semplici: “Serie A? Punto su Leao e De Ketelaere!”
Sul Milan Campione d’Italia: "Queste prime giornate hanno detto che ci sarà una bella lotta per i primi posti. Abbiamo sicuramente un accenno di chi lotterà per la salvezza e credo che le partite iniziali hanno già delineato i primi evidenti valori. Il Milan ha proseguito un lavoro già consolidato dagli anni passati, nel percorso di crescita e nel turnover il pareggio con i neroverdi può starci. Penso che ci divertiremo quest'anno, ma la forbice tra le prime sette e le altre sia cresciuta notevolmente rispetto agli anni passati”.
Su quale giocatore bisogna puntare: “In Serie A sono arrivati giocatori importanti, punterei su De Ketelaere, Kvaratskhelia e la conferma di Leao. Come allenatore tra i top punto su Allegri, tra gli emergenti invece scelgo Alvini della Cremonese. La Viola si è posizionata bene confermando il valore della rosa e soprattutto il suo allenatore. Non sarà facile consolidarsi, ma si è creato un bell’entusiasmo per creare qualcosa di positivo”.
Sui biancocelesti: “I biancocelesti dovevano cambiare sistema di gioco e mentalità, è arrivato un allenatore importante con idee diverse e si sono adattati. Da quest’anno il lavoro di Maurizio si vedrà bene, con la conferma di tanti giocatori di livello ancora meglio. Hanno convinto Lazzari che poteva svolgere un ruolo che non sentiva suo, questo è un altro successo del mister sotto l’aspetto difensivo e il miglioramento di tutta quanta la costruzione”.
Su Ronaldo: "L'arrivo di Ronaldo a Napoli avrebbe acceso le fantasie e portato dei vantaggi sotto l'aspetto della realizzazione, ma sono sempre stato dubbioso per come si sarebbe inserito in questa squadra. Il mercato del Napoli resta ottimo, ha rimpiazzato bene le perdite e credo che Osimhen sia un centravanti ottimo e futuribile. Ronaldo è affascinante, ma nel contesto c'entrava poco".
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