In esclusiva al Corriere della Sera ha parlato il noto giornalista Mario Sconcerti che ha detto: "Chi vincerà il campionato? Bella domanda. Ci sono incastri infiniti. In più questo è il primo campionato in cui manca una squadra di riferimento. Non sai chi vincerà e nemmeno chi perderà di più. Il confine più severo è quello delle sconfitte, molto pericoloso superare le cinque partite perse, ma alla 31ª giornata Milan, Napoli e Inter sono dentro il margine. Lo sono anche per il numero di partite in cui hanno segnato: 27 l’Inter, 27 il Napoli, 28 il Milan”.
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Sconcerti: “Questo è il primo campionato senza una squadra di riferimento”
Il noto giornalista Mario Sconcerti ha parlato al Corriere della Sera della lotta Scudetto. Sentite le sue parole
Ancora Mario Sconcerti sulla lotta Scudetto
“C’è un altro possibile inizio, riguarda il calendario. Ma anche qui ci sono molti pericoli. La prima cosa importante è costruire due gruppi di squadre, quelle da incontrare in casa e quelle da incontrare in trasferta. A ogni squadra ho dato un handicap, cioè un punteggio che ne fotografi il rendimento possibile”.
Infine Sconcerti parla del valore di handicap
“C’è un altro avviso importante. Per ogni punto di differenza nella classifica attuale, si assegna un punto di handicap. Quindi uno in più al Napoli e da uno a quattro all’Inter secondo il risultato del recupero. Ecco che cosa viene fuori (in maiuscolo le partite in trasferta). Il valore totale handicap del Milan è 23. Il valore totale handicap del Napoli è 19,5. Il valore totale handicap dell’Inter è 17. Se l’Inter vincesse a Bologna il suo distacco dal Milan scenderebbe a un punto, e il suo handicap salirebbe solo a 18. Se pareggiasse, i punti di distacco e gli handicap sarebbero 3, totale 20. Perdendo tutto salirebbe a 4, totale 21. Contro i 20,5 finali del Napoli (19,5 più il punto attuale di distacco). Partendo dai distacchi attuali questo porterebbe a un risultato clamoroso. La classifica diventerebbe questa: 1 Inter, 2 Napoli, 3 Milan". Queste le parole di Mario Sconcerti in esclusiva al Corriere della Sera.
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