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Giovanni Scaramuzzino, giornalista e radiocronista spesso al seguito del Milan per "Tutto il calcio minuto per minuto", ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di MilanNews.it a pochi giorni dall'esordio in Serie A e dalla fine della sessione estiva di calciomercato.
Pochi giorni all'inizio del campionato: che Serie A si aspetta?
"Mi aspetto un campionato tatticamente più evoluto rispetto all'anno scorso. È andato via Conte, ma sono arrivati allenatori del calibro di - cito in ordine sparso - Spalletti, Mourinho, Sarri e Allegri. Mi aspetto, quindi, un campionato un cui gli allenatori potranno incidere parecchio".
Il Milan in che posizione parte, secondo lei, tra le possibili pretendenti allo Scudetto?
"Il Milan è sicuramente tra le pretendenti. Non lo dice tanto il calcio estivo, ma il valore della rosa che è alto nonostante le due perdite di Donnarumma e Calhanoglu che, per quanto possibile, dovevano essere evitate. La conferma di Pioli, comunque, dà quel piccolo vantaggio in fatto di equilibrio della squadra e di conoscenza degli uomini che può risultare un fattore importante nella corsa allo Scudetto".
Nel mercato rossonero è stato fatto tanto, ma c'è ancora tanto da fare. Che impressione le hanno dato queste prime amichevoli?
"Alle amichevoli estive do poca importanza, non perché siano inutili, ma perché il loro valore intrinseco rischia di essere dimenticato non appena si giocherà per i tre punti. Sicuramente nel Milan c'è ancora qualcosa da fare a livello di acquisti, andando a migliorare una squadra che tanto bene ha fatto l'anno scorso nel girone d'andata e che poi ha avuto un calo al ritorno".
Tra i prossimi rinforzi dovrebbe esserci anche Florenzi: oltre al ruolo di vice Calabria, lo vede anche come esterno offensivo?
"È un giocatore duttile, che fa comodo a qualsiasi tipo di squadra e si tratta di un rientro importante nel campionato italiano. Ruolo? Potrà avere dei compiti offensivi che esaltino le punte, ma aspetto di conoscere con curiosità la posizione che disegnerà per lui Pioli".
Si parla del passaggio al 4-4-2: al di là dei numeri e avendo seguito tante volte il Milan, è il modulo giusto per esaltare i giocatori rossoneri?
"Non sono mai stato un patito dei moduli, ma sicuramente ogni allenatore - e Pioli in questo è un maestro - adatta il modo di giocare sulla base di quelli che sono i calciatori a sua disposizione. Il 4-4-2 potrebbe essere uno schema interessante da proporre, quindi attendo con curiosità le partite ufficiali".
Pioli sarà alla stagione dell'esordio in Champions League: lo vede pronto per guidare il Milan ad ancor più alti livelli?
"Si è parlato di Pioli come un allenatore non dico incapace, ma come un traghettatore, una specie di fratello maggiore... Secondo me, gli è stato spesso dato un appellativo riduttivo rispetto alle sue capacità: personalmente non solo lo stimo, ma lo reputo anche tra i migliori tecnici della Serie A. Certamente il doppio impegno porterà dei cambiamenti rispetto alla passata stagione, ma è giusto che il Milan possa e debba competere su più fronti".
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