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Tonali: “Ho un amore immenso per questi colori, il Milan mi dà felicità”

Sandro Tonali, centrocampista del Milan

Nel corso di un'intervista rilasciata a Rivista Undici, Sandro Tonali ha rilasciato dichiarazioni d'amore per il club.

Redazione Il Milanista

Nella corsa scudetto dei rossoneri ci sono tanti protagonisti che non mancheranno per un finale di stagione tanto equilibrato quanto emozionante. Il Milan punta al diciannovesimo scudetto della storia del club e tanto passerà anche dai piedi di Sandro Tonali, sempre più leader del centrocampo rossonero. Il classe 2000 è un giocatore che per Stefano Pioli è una vera garanzia: 42 presenze stagionali in tutte le competizioni. Dopo la passata stagione ha trovato un'incredibile continuità di rendimento e in questa è esploso definitivamente. Il suo gol all'Olimpico contro i biancocelesti in pieno recupero vivifica il sogno del titolo e i rossoneri si sono portati a casa tre punti pesantissimi in chiave scudetto. Un gol che mostra tutta la leadership e la voglia di un ragazzo che è pronto a prendersi il Milan sulle spalle.

Oggi in un'intervista rilasciata a Rivista Undici ha rilasciato delle dichiarazioni sul suo legame con il club meneghino. Queste le sue parole:

"Cosa è cambiato per me in estate? Ho avuto il tempo di pensare: sapere che il Milan contava ancora su di me, quella era la cosa fondamentale, la base di tutto. Poi in campo non posso dirti cosa è cambiato, perché qualcosa è cambiato nella testa. Il club mi dà un senso di felicità, di serenità. E anche conoscere persone come Maldini e Massara… ti danno la sensazione di essere sereno, felice e di avere un amore immenso per il Milan. Stare insieme a loro facilita il cammino di tutti".

La scelta fatta la scorsa estate è una di quelle in controtendenza nei nostri tempi. Il numero 8 rossonero ha scelto di tagliarsi lo stipendio e ha permesso a Madini e Massara di chiudere l'operazione per esercitare il suo riscatto dal Brescia. Una scelta che avvalora ulteriormente il suo legame con la città e con la squadra. E quella maglia che apparteneva a Gattuso è un passaggio del testimone tra due giocatori che in campo hanno personalità da grandi campioni.