Si continua a discutere da mesi sul futuro di San Siro. C’è chi vorrebbe abbatterlo per costruirne uno nuovo e chi invece non vorrebbe distruggere uno dei simboli della città di Milano. L’unica cosa che accomuna tutti è la consapevolezza che Milan e Inter necessitano di un impianto nuovo, all’avanguardia e che possa reggere il confronto con gli stadi europei. Nelle ultime ore stanno facendo discutere le prese di posizione del sottosegretario Vittorio Sgarbi.
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Questione San Siro, scontro tra Sgarbi e Salvini: due posizioni opposte
Il sottosegretario alla cultura è infatti stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport, dichiarandosi contrario alla demolizione di San Siro. Queste le sue dichiarazioni: "Esistono davvero milanisti o interisti che vogliono buttar giù lo stadio? Io non credo. Anche se non ho alcun interesse per il calcio - l’unica volta in cui sono stato a San Siro mi sono addormentato sulla spalla di Berlusconi - ho intuito che la città sente lo stadio come proprio: io ho soltanto interpretato un sentire comune. Il vincolo relazionale sta proprio nel difendere questo sentire comune, per far sì che le persone continuino a rispecchiarsi in un simbolo".
A rispondergli è stato il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che a Il Giornale ha dichiarato: "Milan e Inter, tifosi, sportivi e società, hanno bisogno di uno stadio nuovo, sicuro, moderno, europeo, innovativo, green. Dopo anni di lavoro, progetti, incontri e impegno, è ora di partire coi lavori. Sgarbi parla a titolo personale e non ha nessuna possibilità di bloccare un progetto atteso da anni: da milanese, da tifoso e da vicepremier dico avanti futuro!".
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