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Saelemaekers: “Ibra e Giroud mi hanno insegnato tanto. Su De Rossi…”

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Il giocatore belga ieri si è trasferito in prestito secco alla Roma nello scambio che ha portato Tammy Abraham al Milan. Le sue prime parole
Lorenzo Focolari Redattore 

Nella serata di ieri Milan e Roma hanno ufficializzato lo scambio di prestiti che ha coinvolto Tammy Abraham e Alexis Saelemaekers. Il belga poi ha parlato ai canali ufficiali del club giallorosso. Le prime impressioni: "Sono molto contento di essere qui, voglio ringraziare il club e la famiglia Friedkin per l'opportunità che mi hanno data. E' incredibile, si sente subito la passione quando entri nelle strade di Roma e vedi i tifosi in giro che ti salutano, senti la passione per il club ed entri nel centro sportivo. Il centro è incredibile e sono molto contento".

Perché ha scelto la Roma: "Il mister è stato importante nella scelta, la passione della tifoseria. Anche il club è un grande club internazionale. E' stato abbastanza facile scegliere e c'è stato anche l'aiuto di Florenzi, che ha espresso belle parole sulla città e sul club. Sono molto contento di essere qua".

Cosa gli ha insegnato il Milan e quanto lo ha maturato il Bologna: "Quando sono arrivato al Milan ero ancora giovane e non avevo scoperto cosa fosse il calcio in Europa nelle grandi squadre. Il fatto di essere ogni giorno con giocatori come Ibrahimovic e Giroud mi ha insegnato tanto. Anche il fatto di aver vinto lo Scudetto e aver fatto un bel percorso in Champions, quando siamo arrivati in semifinale. Quando sono arrivato al Bologna ho preso un'altra immagine, quella di giocatore importante nel gruppo: questo mi ha fatto prendere la responsabilità dentro e fuori dal campo e mi ha cambiato".

Cosa gli ha detto De Rossi: "Ho avuto una conversazione con il mister qualche settimana fa e la cosa che mi ha colpito di più è la sua voglia di riportare la Roma il più in alto possibile. Questa è anche la mia mentalità, voglio dare il massimo sul campo e aiutare la squadra al meglio. Ho sentito che anche lui ha questa cosa come allenatore quindi non ci sono stati dubbi".

L'atmosfera da avversario: "Ricordo ancora la prima partita al Milan contro la Roma, quando la tifoseria canta l'inno e mi ha colpito l'atmosfera. Non vedo l'ora di vederla da giocatore della Roma".