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MILAN, ITALY - NOVEMBER 05: Theo Hernandez (2nd R) of AC Milan celebrates with his team-mates Rafael Leao (R), Junior Messias (2nd L) and Divock Origi (L) after scoring the opening goal during the Serie A match between AC Milan and Spezia Calcio at Stadio Giuseppe Meazza on November 05, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Questa sera a San Siro è in programma il big match tra il Milan e la Roma, valida per la diciassettesima giornata di campionato. Proprio di questa partita ha parlato Arrigo Sacchi ai microfoni della Gazzetta dello Sport. L'ex allenatore rossonero ha commentato quelle che saranno le chiavi tattiche del match: "Queste sono partite nelle quali devi avere il dominio del gioco. Se hai il dominio, cresce l’autostima e crolla quella dei tuoi rivali. E poi è necessario che il ritmo sia sempre molto alto".
Su Hernandez e Leao: "Il Milan a sinistra ha una coppia formidabile: Theo Hernandez e Leao, se in giornata, sono fenomenali. Ma tutta la squadra deve mostrarsi compatta e lavorare per arrivare velocemente alla conclusione. Il possesso dev’essere rapido, non orizzontale. E per fare ciò è necessario che i rossoneri si muovano negli spazi, tutti e undici, perché in Italia ci sono pochissime squadre che si muovono simultaneamente in undici. Tocchi veloci, rasoterra, attacchi nelle zone sguarnite così da costringere gli avversari a spostarsi dalle loro posizioni".
Come fermare i giallorossi: “I giallorossi puntano sulla forza, sul contropiede e sul singolo. Per metterli in difficoltà bisogna essere più squadra di loro. Mourinho li schiera con tre centrali e due esterni, quindi hanno cinque giocatori difensivi. Ciò significa che il Milan, con un centravanti e due ali, avrà superiorità in mezzo al campo. L’importante è che la squadra sia racchiusa in venti-venticinque metri al massimo, così privilegiano la sinergia, la comunicazione e collaborazione tra i reparti”.
Come giocare: “Con il pressing, appunto. I ragazzi di Pioli devono essere bravi a muoversi per far sì che il pallone vada dove desiderano loro, ad esempio sull’esterno che è una zona più facile da controllare. In questo modo si toglie sicurezza all’avversario ed è più facile recuperare la sfera. Certo, sarà fondamentale il lavoro dei tre attaccanti che avranno il compito di alzarsi in pressing e di indirizzare il gioco dei difensori della Roma”
Sullo Scudetto: "L’importante è che il Milan abbia sempre più fiducia in se stesso e creda in ciò che sta facendo. La strada verso il successo è chiara: diventare un collettivo, tutti uniti da un filo invisibile che è il gioco".
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