L'ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi ha rilasciato un'intervista al Corriere di Bologna in vista del match dei felsinei contro i rossoneri. Ecco le sue parole:
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Sacchi: “Il Milan non è la più forte, ma gioca meglio. Bologna? Tanti giovani”
L'ex commissario tecnico della Nazionale italiana Arrigo Sacchi ha parlato a Il Corriere di Bologna. Ecco le sue parole
SULLA LOTTA SCUDETTO - "Il Milan non è la squadra più forte, ma è quella che gioca meglio. Possono peccare in continuità, avendo diversi giovani, ma Pioli ha alzato al massimo livello i valori della rosa e sarebbe un degno vincitore del tricolore: per l'amore che ho per il calcio e per le emozioni che dà, mi piacerebbe che il Milan vincesse lo scudetto per quanto esprime sul campo. Poi nella dirigenza c'è Maldini: è sempre stato più grande dell'età che aveva, con un padre che gli ha insegnato tutto".
PRIMO MATCH DEL BOLOGNA SENZA MIHAJLOVIC - "La cosa più importante è che ora lui sconfigga questo problema di salute che è tornato: è un uomo forte, deciso, ma pur sempre un uomo. Gli auguro tutto il bene possibile. So che continuerà a seguire la squadra a distanza, come in passato: ci vuole una grande forza e una straordinaria passione per farlo".
IL MILAN PUO' ALLUNGARE VISTO IL CALENDARIO DI NAPOLI E INTER - "Si, il Milan potrebbe allungare, ma il Bologna è una squadra che può essere difficile da affrontare: mi ha impressionato a Sassuolo, ha messo in difficoltà la Juventus, prima di peccare di giovinezza. Anche i rossoblù hanno tanti giovani, gli alti e bassi sono normali: prima di arrivare al Milan allenai solo squadre giovani, lo so bene. A Parma con un attacco Under 22 vincemmo un campionato e l'anno dopo buttammo via la promozione in A".
SU STEFANO PIOLI - "Lo conosco benissimo, è una bravissima persona ma le sue squadre non avevano sempre un'identità forte. Il suo Milan ce l'ha e la forza dei rossoneri è il collettivo: con collaborazione, comunicazione e sinergie hanno recuperato il disavanzo di esperienza e qualità rispetto alle altre big".
SUL MANCATO SALTO DI QUALITA' DEL BOLOGNA - "Trovare equilibrio è difficile, in questi anni il Bologna almeno non è mia stato in zona retrocessione con Mihajlovic e rispetto a prima è già un bel salto. Un premio Nobel diceva - eroi sono tutti coloro che fanno quello che possono fare- mi pare che il Bologna sul campo stia facendo questo, non si possono chiedere miracoli. Nello sport in Italia abbiamo fatto poco per acculturare le persone: pochi capiscono quando una squadra ha dato tutto".
SULL'ITALIA ELIMINATA DAL MONDIALE - "Dopo l'europeo vinto ci siamo sciolti. Anni fa vedendo una partita della nazionale giovanile danese che giocava un bel calcio, pur con qualità relativa, Costacurta mi disse che il nostro Milan lo hanno copiato in tutto il mondo tranne che in Italia. Giocavamo un calcio dove i valori erano al primo posto, mentre al mondo d'oggi sono all'ultimo posto".
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