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Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan
Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan per quattro stagioni, dal 1987 al 1991 e, successivamente, nel 1997, ha dato un 7 in pagella, su 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina, alla prima parte della stagione dei rossoneri di Stefano Pioli. Successivamente, ha parlato delle prospettive che il Diavolo potrà avere in questa seconda parte dell'annata, che, per il Milan, inizierà mercoledì 4 gennaio 2023, alle ore 12:30, con il 'lunch match' in casa della Salernitana.
"Anche il Milan, così come il Napoli, non ha ottenuto buoni risultati nelle amichevoli, ma il gruppo sa che cosa fare per lanciare l’inseguimento - ha spiegato Sacchi alla 'rosea', ricordando come il Diavolo parta da una distanza di 8 punti dall'attuale capolista in Serie A -. Olivier Giroud e Theo Hernández sono vicecampioni del mondo, trasmetteranno positività ed esperienza. Il Mondiale non ha lasciato strascichi preoccupanti per i rossoneri".
"La cosa fondamentale è che il gruppo di Pioli torni a essere squadra - ha sottolineato Sacchi -. Il Milan dev’essere compatto per poter gestire il possesso-palla, per fare bene l’azione di pressing, per favorire la collaborazione e la sinergia tra i reparti e, infine, per arrivare all’interiorizzazione del gioco che dev’essere il vero obiettivo. Manca il centravanti? Non è un problema grave, si risolve: l’importante è che non manchi la squadra. Charles De Ketelaere lo aspetto con fiducia: adesso deve entrare nel gioco, nei meccanismi".
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