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In un editoriale sulle colonne della Gazzetta dello Sport, dopo le critiche arrivate nelle scorse settimane, Arrigo Sacchi ha fatto i complimenti al Milan, a Stefano Pioli e a Rafael Leao per la vittoria sul PSG.
“Serata da incorniciare e poi da appendere alla parete e ammirare come se fosse un quadro-capolavoro: vince il Milan contro il temutissimo Paris Saint-Germain, vince la Lazio contro il Feyenoord. E la Champions League, sia ai ragazzi di Pioli sia a quelli di Sarri, torna a sorridere: adesso, a due partite dal termine del girone, qualificarsi è ancora possibile. Forza che ce la facciamo! Scusatemi l’enfasi da tifoso, ma quando giocano le squadre italiane non riesco a trattenere la mia passione”.
"A San Siro è stata una sfida molta bella e molto aperta. Nel primo tempo il Milan mi è parso un po’ disordinato, non è riuscito a raddoppiare su Dembelé e su Mbappé, spesso ha accettato l’uno-contro-uno e così facendo i francesi hanno creato diverse occasioni. Nella ripresa, invece, i rossoneri si sono sistemati, mi sono sembrati decisamente più ordinati e più compatti e sono riusciti ad accorciare e a raddoppiare sugli esterni.
Tutti hanno dato l’anima, tutti si sono impegnati al massimo e questo è un aspetto molto positivo, soprattutto perché si veniva dalla brutta sconfitta casalinga contro l’Udinese in campionato. La vittoria sul PSG è una risposta importante del gruppo che, tuttavia, adesso ha l’obbligo di proseguire su questo percorso. Per non avere alti e bassi, per non soffrire di cali di tensione e di attenzione è fondamentale avere un grande spirito di squadra e fortissime motivazioni. Direi che ieri sera il Milan ha messo in mostra queste qualità”.
"Il portoghese, che a mio avviso ha qualità impressionanti e mi arrabbio ogni volta che non le sfrutta (perché è proprio un peccato…), è rientrato per dare una mano ai compagni in fase di contenimento, ha piazzato una serie incredibile di scatti e in questo modo, oltre a creare problemi al Paris Saint-Germain, ha dato coraggio a tutta la squadra. Le ripartenze di Leao, nella ripresa, sono state davvero devastanti: impossibile fermarlo. E poi come non citare il colpo di testa di Giroud: perfetto per tempismo, precisione e potenza impressa al pallone. E badate che l’avversario diretto era Skriniar, uno che di testa si fa rispettare. Da San Siro un segnale di speranza per il futuro, insomma. Sia per la Champions League sia per il campionato”.
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