L'ormai ex difensore e capitano del Milan Alessio Romagnoli, come ben sappiamo tutti, ormai è approdato ufficialmente già da giorni alla Lazio. Era una questione di amore, di vita: i biancocelesti erano nel suo futuro. E pensare che pur di accettare la corte degli "aquilotti", l'ex Roma ha rifiutato una ricca proposta dalla Premier League, in particolare dal Fulham. La Lazio era nel suo destino, la desiderava troppo. E quel sogno alla fine, anche per merito di Sarri e della dirigenza del club, è stato realtà.
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Romagnoli non rinnega il suo passato: ecco cosa pensa degli anni al Milan
Ciononostante, l'ex numero 13 milanista ha rilasciato dichiarazioni al miele per il suo passato nel club Campione d'Italia. Già, perché il difensore ritiene che la sua esperienza a Milano sia stata fondamentale, per sé stesso e per la proprio carriera da calciatore professionista. Per avere un'idea migliore del suo pensiero, vi riportiamo direttamente qui in anteprima, cari lettori fidati de IlMilanista, le parole rilasciate ai cani ufficiali della Lazio. Qui di seguito le affermazioni di Alessio Romagnoli.
"Io credo che per me e per la mia carriera era giusto fare il percorso a Milano. Ho visto coi miei occhi che la società stava crescendo e che ci sarebbe stata la possibilità di poter vincere qualcosa. È stata la scelta migliore. Ma è altrettanto vero che, ogni volta che mi capitava di giocare contro la Lazio, con Igli Tare discutevamo: 'Mancano tre anni, poi due anni, poi uno poi sei mesi perché abbiamo giocato la Coppa Italia'. Poi vediamo, se dovesse capitare l'occasione, proviamoci! Tentar non nuoce. Ho sempre detto di voler giocare nella Lazio ma non era mia intenzione andare troppo in là con gli anni. Questa è un'età giusta. È vero, adesso vengo da un problema piuttosto serio che sto risolvendo con la pubalgia, ma credo che sia giusto dare il cento per cento, anzi molto di più, per questa maglia".
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