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Alessio Romagnoli, difensore centrale e capitano rossonero.
Il Milan durante quest'estate è rimasto scottato (e non poco) dagli addii a parametro zero di Gigio Donnarumma e di Hakan Calhanoglu. Se per il portiere l'addio era noto, per il turco no. Nessuno infatti si aspettava la sua partenza (complice un'Europeo al di sotto delle aspettative) e il passaggio del turco all'Inter.
Ma da queste situazioni la dirigenza rossonera era uscita più forte, o così sembrava, recitando il mantra "tutti utili, nessuno fondamentale". E il club di via Aldo Rossi aveva fatto capire che i giocatori in scadenza di contratto non sarebbero stati trattenuti e sarebbero stati ceduti.
Perdere a zero un giocatore è un danno troppo grande per un club come il Milan che sta molto attento alla situazione economica. Per questo molti tifosi si aspettavano l'addio di Alessio Romagnoli in questa sessione di mercato.
In Spagna erano sicuri che il centrale classe '95 sarebbe diventato un giocatore del Barcellona. In Italia si è parlato più volte di uno scambio con Bernardeschi. Anche perché il portodanzese non è più un titolare inamovibile di Stefano Pioli. Il tecnico ha infatti confermato che la coppia di centrali sarà composta da Kjaer e Tomori.
Il Milan, negli mesi, ha cercato di trovare l'accordo per il rinnovo senza però riuscirci e ora rischia di perdere il terzo giocatore in un anno a parametro zero. Il contratto dell'ex Roma e Sampdoria scadrà a giugno a 2022 e le probabilità che il classe '95 rinnovi il suo accordo con il club rossonero sono tendenti allo zero.
Senza dimenticare che il Capitano, almeno sulla carta, non ha mai chiesto di essere ceduto. Quel che è certo è che il Milan rischia di bruciarsi nuovamente perdendo un altro giocatore che non porterà nemmeno un euro nelle tasche del club. Ma in questi scampoli di mercato non è detto che è Romagnoli non possa partire a prezzo di saldo, salvando la faccia della dirigenza (e i conti del club).
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