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Rocchi a Open VAR: “Lecce-Milan: scelta giusta. Ho letto delle cose…”

Il designatore AIA Rocchi conferma la decisione di Abisso e del VAR Guida di annullare il gol di Piccoli...

Il designatore AIA Rocchi conferma la decisione di Abisso e del VAR Guida di annullare il gol di Piccoli che avrebbe portato la vittoria al Lecce sul Milan

“L’episodio Piccoli-Thiaw in Lecce-Milan è uno step on foot. Ancora più marcato di quanto successo con il rigore fischiato ad Adli su Ebosele in Milan-Udinese della scorsa settimana. Per noi quella di ieri è una decisione tutto sommato corretta, sia perché rientra in una dinamica di step on foot che perché, e lo ribadisco, non serve la volontarietà. Ho letto da qualche parte che si parlava del gesto, è un gesto totalmente involontario e lo confermo, anche perché se fosse volontario potremmo parlare di un cartellino giallo se non addirittura rosso.

Parlo da appassionato e da chi segue il calcio, non da responsabile degli arbitri, e dico che fai fatica ad accettare una decisione del genere. Perché quando segni un gol così non pensi e non vorresti te lo annullassero mai. E’ chiaro però che dobbiamo dare una linea chiara per tutti o almeno uniforme per tutti, forse in questo momento è più facile sostenere la soluzione che ci stiamo dicendo. E’ una casistica codificata, capisco i dubbi che ha sollevato perché non è una decisione semplice”.

“Ogni step on foot è fallo ed è punito nello stesso modo? No, no è chiaro che non è così. Se fosse così sarebbe un errore. E’ chiaro che quando c’è uno step on foot chiaro è più semplice per il VAR intervenire che non fare una interpretazione soggettiva, che è la cosa che cerchiamo di fare ma che allo stesso tempo cerchiamo di evitare in determinate circostanze”.

“Se Thiaw non fosse caduto non avrebbe fischiato? Non serve cadere per ottenere qualcosa. Anche qui ho letto delle cose che non mi sono piaciute per niente sul fatto che un giocatore deve per forza cadere a terra per ottenere un fallo o un calcio di rigore. Non è questa la strada che vogliamo percorrere. E’ chiaro però che per esserci una sostanza deve esserci un fallo: rischiamo di avere un’esagerazione dei contatti, calciatori che vengono toccati sulla spalla e puntualmente si coprono il viso per cercare di ottenere qualcosa. Il VAR controlla tutto, questo lo garantisco e lo ribadisco, non è che qualcuno fa qualcosa in più per ottenere qualcosa in più”.


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